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Il centro-destra sta insomma macinando lavoro e vedremo i risultati

La manovra economica di Tremonti è articolata e valida, prevede riforme e nessuna tassa in più, così come forte è l’impegno del governo per i rifiuti di Napoli e la criminalità. Mantenuti gli impegni sull’ICI e con un pacchetto di riforme che stanno arrivando. Il centro-destra sta insomma macinando lavoro e vedremo i risultati. In allegato vi invio – in forma stringata, ma in un italiano comprensibile e non burocratico – le “linee guida” di questa manovra, anche perché così chi lo desidera potrà farsene un’idea più concreta. Trovo però giusto far notare anche alcune cose che non vanno in questo momento politico. In primo luogo il rischio di cadere ancora una volta nella trappola dell’eterno dissidio Berlusconi-Magistrati che il premier credo dovrebbe affrontare senza polemiche verbali ma a viso aperto, tranquillo, ben sapendo che la maggioranza degli italiani lo ha votato sapendo benissimo dei suoi problemi giudiziari e sui quali da tempo tutti si sono fatti un’opinione ben sapendo della obbiettiva pressione giudiziaria cui è oggetto. Immaginatevi un po’ se ci fosse stato analoga “attenzione” dei giudici contro la camorra, la mafia, tanti altri grandi nomi della finanzia… La polemica serve solo alla sinistra e a Veltroni che tentano di risalire dall’abisso in cui sono precipitati dando spazio ad una opposizione che vive solo di “antiberlusconismo acuto”. Ma serve anche a nascondere i tanti limiti di una Magistratura italiana che troppo spesso non accetta critiche, senza accorgersi di essere diventata essa stessa una “Casta” come quella di molti politici. Vogliamo ricordarci che una procedura di fallimento in Italia dura mediamente otto anni, mentre una causa civile oltre i dodici anni? E quante centinaia di criminali sono a spasso perché non c’è stato tempo di chiudere le indagini? I Magistrati (quelli italiani sono i più numerosi d’Europa) non ritengono di avere qualche responsabilità generale? Nel “piano” del Governo ci sono tanti spunti utili per un miglior funzionamento della Giustizia, ma di queste cose non si parla: perché?. Berlusconi allora tiri avanti diritto, sfidi il giudizio di una Corte anche se preconcettamente ostile, tanto gli italiani sanno benissimo giudicare i fatti nel loro complesso, anche “politico”. Attenti soprattutto perché – enfatizzando le polemiche – si perde l’attenzione sulle tante cose giuste che il governo sta facendo in queste settimane che così trovano meno spazio tra l’opinione pubblica e sui media. Secondo appunto, importante: bene per il governo, ma il PDL dov’è? La mia non è una critica astiosa, ma una tristezza di coscienza: quando comincia la costruzione del nuovo partito politico? Perché – organizzativamente – per ora tutto è nel limbo e politicamente una linea programmatica non c’è, sempre ammesso che la si voglia costruire. La prima fila di FI e di AN è tutta schierata al governo od occupa poltrone importanti, ma dietro c’è il vuoto e si rischia un corto circuito tra governo e partiti o – meglio – nel funzionamento dei partiti in vista del traguardo comune, dando al nord ancora più spazio alla Lega che è più pronta ad intercettare “a pelle” l’insofferenza della gente verso la politica. Attenti, perchè tra un anno si voterà già per le amministrative e le europee, tra due anni per le regionali. Per vincere bisogna assolutamente allearsi a Lega ed UDC ma le alleanze vanno preparate, i candidati proposti e scelti, i programmi locali discussi e scritti: se non si impara a parlare un linguaggio comune non si cresce (e non si vince). Credo infine che nella maggioranza e in Parlamento sia utile una maggiore dialettica interna, l’ organizzazione politica, strategie d’aula e nei rapporti con l’opposizione, anche per sottolineare le sue forti contraddizioni politiche e relative lotte intestine. Abbiano vinto, dobbiamo governare…facciamolo con impegno e con stile: l’Italia approverà.

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