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A CHE SERVONO GLI ITALIANI ELETTI ALL’ESTERO?

di Dario Ghezzi

Ho letto con molto interesse un editoriale del direttore nel quale si supponeva l’influsso negativo della Lega Nord in questo governo a sfavore degli italiani all’estero. Praticamente si sta verificando proprio questo: una serie di tagli incondizionati a tutto quanto può riguardare le nostre comunità sparse per il mondo. Sono pronto a scommettere che niente sarà fatto, nessuna istanza esaudita e neanche la voce di protesta si sentirà. Nemmeno da molto lontano.
L’elezione degli eletti nella circoscrizione estero si sta rivelando un vero proprio flop. Non resta che rassegnarci. D’altronde, se non fosse per qualcuno della sinistra, nemmeno avremmo un comunicato stampa a parlarci delle cose estere, dei nostri concittadini. Dove sono i comunicati stampa dell’on. Picchi che, con cadenza cronometrica intasavano le agenzie amiche? Dobbiamo accontentarci delle comunicazioni dell’on. Di Biagio che non fa altro che complimentarsi e compiacersi dell’operato del governo? La cosa ancora più sconvolgente e singolare è che il tono di quei pochi che sembrano lavorare alle camere, è dimesso, rassegnato, senza verve né forza. Chi difenderà gli interessi degli italiani all’estero? Ma soprattutto, dov’è l’informazione che serve per poter prendere coscienza dei fatti? Leggo in una intervista su questo giornale rilasciata dall’on. Bossi una risposta che da sola la dice lunga sulla importanza degli eletti all’estero: «…ormai ci sono, ce li teniamo…». Non servono praticamente a nulla. Una opposizione fasulla mielosa l’hanno definita, di quelle che sono tanto sdolcinate da cariare i denti in un colpo solo. Li vedremo, questo sì ai convegni ed ai pranzi delle comunità ospitati ed inutili a sentire, ad annuire, a rassicurare, ma nulla di più. Questa è una storia che è finita senza aver neanche provato a sortire un qualche risultato. Non è pessimismo, la prova sta nel fatto che nessuno degli eletti all’estro né alla Camera né al Senato, lo denuncia in maniera chiara ed inequivocabile. Solo un’azione plateale potrebbe dare uno scossone, solo una presa di posizione forte e difficile, solo una dimissione di massa di tutti i 18 eletti all’estero potrebbe restituire una credibilità che non c’è più ma che non ci è mai praticamente stata.
Mi piacerebbe sentire le opinioni ed i commenti di quanti come me vivono all’estero, mi piacerebbe sentire il loro parere. Cosa ne pensiamo pseudoitaliani all’estero?

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