L’on. Garavini (PD) in Commissione per le Politiche europee
“Fermiamo la discriminazione degli italiani nel mondo sull’ICI messa in atto dal Governo Berlusconi. Il decreto-legge in questione va cambiato. Non è accettabile che noi italiani nel mondo nella riforma dell’ICI veniamo trattati come cittadini di serie B”. Con una chiara presa di posizione l’on. Laura Garavini è intervenuta nella commissione per le Politiche dell’Unione Europea sull’esame del decreto-legge 93 sull’ICI. La deputata PD ha denunciato la scorrettezza del decreto-legge che discrimina gli italiani all’estero dal momento che li esclude dall’esenzione che è prevista per i proprietari di abitazioni “principali”.
“Tra l’altro alla discriminazione si aggiunge una situazione di estrema confusione dovuta al fatto che singoli comuni possono ammettere l’esenzione per i connazionali all’estero nel caso in cui il loro regolamento comunale lo preveda. Mentre ad esempio città come Roma o Bologna prevedono l’esenzione, la maggior parte dei comuni non la prevede creando ulteriore caos e ingiustizie”, ha detto la Garavini. La neo deputata ha quindi chiesto che nell’esprimere il proprio parere sul decreto-legge in esame la Commissione inviti il Governo ad estendere espressamente l’esenzione anche agli italiani residenti all’estero.
Con decisione la Garavini ha risposto all’osservazione del Presidente della commissione, l’on. Pescante, che tirava in ballo l’esempio di un suo amico che possiede una casa al Principato di Monaco, per il quale non dovrebbe essere un problema pagare l’ICI. “Il disegno di legge in esame si riferisce ad immobili di proprietà siti in Italia, spesso costruiti a costo di lunghi sacrifici”, ha obiettato la Garavini. “Tanti italiani all’estero sono riusciti ad acquistarsi o a costruirsi un piccolo immobile in Italia lavorando duramente e risparmiando per anni, inviando rimesse che sono state spesso un’importante fonte di ricchezza per tante località del nostro meridione”.