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Immigrati, la tragedia non passi sotto silenzio

Immigrati, la tragedia non passi sotto silenzio

«Una tragedia, l’ennesima, che non può passare sotto silenzio e che ha davvero dell’incredibile. Rischiamo di assistere passivamente e colpevolmente ad un olocausto che ogni anno miete miglia di vittime. Esseri umani che perdono la vita fuggendo dai troppi conflitti dimenticati del paesi poveri e alla ricerca di una vita diversa e migliore. Dobbiamo essere per il rigore, ma non possiamo diventare per questo disumani. Siamo piuttosto inflessibili nel perseguire le organizzazioni criminali che continuano ad arricchirsi sulla pelle dei disperati. Snidiamo i trafficanti di esseri umani, colpiamo a livello globale i loro forzieri, portiamo alla luce le complicità che rendono tutto ciò possibile e facciamoci promotori di una nuova fase di cooperazione da parte dei Paesi del primo mondo che serva concretamente a migliorare le condizioni di vita di milioni di cittadini del mondo a cui oggi viene negato persino il diritto all’esistenza». Lo ha dichiarato il senatore del Pd Giuseppe Lumia commentando la notizia dell'ultimo barcone della speranza affondato al largo delle coste libiche. A bordo erano in 150 egiziani: se ne è salvato solo uno. Gli altri sono finiti in fondo al mare. Ventun cadaveri sono stati recuperati. Gli altri, per i bollettini ufficiali, restano “dispersi” anche se non c'è imbarcazione che abbia segnalato il recupero di un naufrago in quello specchio di mare. Una strage vecchia di nove giorni, resa pubblica dalle autorità libiche al governo del Cairo solo perchè la Capitaneria di Tripoli riteneva che sulla nave salpata dal porto di Zuwarah “alcuni dei clandestini fossero degli egiziani”.

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