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ASILO NIDO A MONTECITORIO ENTRO IL 2008. LETTERA AL PRESIDENTE FINI

Durante la scorsa legislatura, in cui ero deputata a Montecitorio poco dopo la nascita di mia figlia Alice, ho mosso mari e monti, sostenuta da tanti altri deputati di ogni schieramento, per ottenere quanto necessario per conciliare il ruolo di mamma con quello di parlamentare.
Dopo alcune peripezie ottenni che negli ambienti della Camera fosse allestita una nursery provvisoria dove allattare la bimba. Ma di un asilo nido non se ne vede l'ombra, eppure da anni la Camera ha deciso di realizzarlo, e tantissimi fra deputati, collaboratori, dipendenti e personale accreditato attendono e sono pronti a pagare per mandarci i propri figli.
Alla fine della scorsa legislatura dei risultati si erano ottenuti: c'era l'impegno a realizzarlo entro 2008. Oggi occorrerebbe che il nuovo Ufficio di Presidenza raccolga il testimone e si attivi per locali idonei a questo servizio. Per questo ieri ho inviato una lettera al Presidente Gianfranco Fini e ai Questori.
Ecco il testo:

Egregio Presidente,
nella scorsa Legislatura ho svolto il mandato alla Camera, eletta nelle liste della Rosa nel Pugno, a partire da meno di due mesi dalla nascita di mia figlia Alice. Una condizione che mi ha portato alla richiesta di una nursery dove allattarla e che, dopo incontri e sopralluoghi vari, trovo' soddisfazione con un locale sopra l'Aula da dove poter seguire i lavori parlamentari.
Da allora, nel mio mandato, ho anche cercato di concretizzare una proposta di cui si parla da anni: realizzare negli ambienti della Camera un asilo nido, a beneficio dei figli di tutti coloro che lavorano in questa istituzione, siano essi deputati, collaboratori, dipendenti o giornalisti accreditati, pagato dall'utenza attraverso le rette, non gravante, quindi, sulle spese di Palazzo.
L'obiettivo non era di ricavare l'ennesimo privilegio per la “casta” politica, ma dotare finalmente, a spese di chi ne fruisce, anche le massime istituzioni italiane -uniche in ambito europeo a non disporne ancora- di un servizio di estrema importanza a tutela delle pari opportunità, della maternità e del lavoro femminile e non solo. Di questo mio tentativo rimane a tutt'oggi l'ordine del giorno 9/DOC.VIII,N.4/032, presentato con altri 27 deputati di ogni schieramento il 19 settembre scorso, accolto e inserito nel bilancio della Camera (anch'esso approvato), che impegnava l'Ufficio di Presidenza a trovare e rendere disponibili entro il 2008 i locali idonei a tale scopo.
Come ricordato nello stesso ordine del giorno, si tratta del secondo passo di un percorso iniziato con l'appello rivolto insieme ad altri 131 deputati (anche in questo caso di ogni schieramento) al Presidente della Camera in occasione della Festa della Mamma del 2007, per rompere gli indugi e dare sollecita attuazione al progetto di asilo nido che da anni attende di essere realizzato.
Ora, conclusasi anticipatamente la XV Legislatura, temo che tanto lavoro, le richieste di una parte considerevole e ampiamente rappresentativa dello scorso Parlamento, le decisioni già prese dall'Assemblea, possano essere dimenticate e disattese, e questo non gioverebbe a nessuno.
Mi permetto di segnalarLe che un bacino di utenza potenziale per l'asilo nido a Montecitorio sarebbe composto, oltre che dai 630 parlamentari, da oltre duemila dipendenti e da tutto il personale accreditato, donne e uomini, che ancora attendono di poter usufruire di un servizio a pagamento dove tenere i propri figli vicini al luogo di lavoro, come avviene nei Parlamenti e in gran parte degli enti e delle grandi aziende degli altri Paesi europei.
Perciò La invito, signor Presidente, per non abbandonare una tale opportunità, valorizzando il lavoro già avviato in questa direzione dallo scorso Ufficio di Presidenza, ad informarsi sullo stato di attuazione del progetto e sollecitare gli uffici competenti perché sia realizzato entro i termini quanto deliberato dall'Assemblea in sede di approvazione del bilancio preventivo della Camera.
Fiduciosa che questa mia richiesta troverà nella Sua persona e Ufficio la sensibilità e l'attenzione di cui necessita, La ringrazio sentitamente e la saluto cordialmente.

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