Conversione decreto legge 61 – restituzione allo stato di tributi e contributi

E' stato approvato dalla Camera dei Deputati, con voto favorevole di PDL, PD e IDV il decreto legge 61, che chiama i residenti dei comuni disastrati dal terremoto del 1997 che colpì Marche ed Umbria, a restituire i tributi e contributi assistenziali, assicurativi e previdenziali nella misura del 40% del dovuto. Tale decisione deriva da una norma (l'art.2 – commi 106 e 109) prevista dalla legge finanziaria 2008, che il centrodestra avversò decisamente, che prevedeva la fine dello stato di emergenza. L'on.Ciccanti (udc) è intervenuto sia in discussione generale che in dichiarazione di voto per il suo gruppo per denunciare la grave discriminazione subita dai marchigiani ed umbri rispetto a circostanze analoghe vissute da altre regioni (Sicilia, Lombardia e Piemonte), che hanno visto un abbattimento delle restituzioni fino al 90%, al netto di interessi e sanzioni e per di più rateizzati. Ad eccezione di Ciccanti, tutti i parlamentari eletti nelle Marche e nell'Umbria hanno votato a favore della conversione del decreto legge, nonostante contenesse detta discriminazione. L'udc ha tentato in tutti i modi di avere un trattamento omogeneo ed equo su questa vicenda: prima presentando un emendamento che elevava la riduzione dal 60 al 90%, ma stante il parere contrario del relatore e del governo per carenza di copertura finanziaria è stato trasformato in ordine del giorn; poi attraverso una raccomandazione fatta propria dallo stesso governo, che si è impegnato a valutare l'opportunità di una rivisitazione della misura della riduzione in senso più favorevole alle popolazioni colpite dal sisma del 1997. Purtroppo, per motivi opposti dei gruppi di PDL e PD, l'iniziativa dell'udc è rimasta ferma alla denuncia della decisione del Governo Prodi e della sua maggioranza di penalizzare Marche ed Umbria e poi della decisione sulla discriminazione condivisa dal Governo Berlusconi e della sua maggioranza. L'udc, pertanto, ha promosso l'unica iniziativa valida a salvaguardare gli interessi di umbri e marchigiani rispetto ai vincoli di partito e di maggioranza subiti dai parlamentari eletti in queste due regioni. “E' stata di tutta evidenza l'assuefazione dei deputati eletti nelle aree terremotate di Umbria e Marche – ha dichiarato il deputato marchigiano udc – verso i rispettivi schieramenti politici, dal momento che si sono smarcati dagli interessi dei loro elettori. Capisco il PD che difendeva ancora un provvedimento del centrosinistra, ma non capisco il PDL che contro quel provvedimento aveva fatto parte della propria campagna elettorale e oggi lo ha votato, senza provare nemmeno a modificarlo: 'passata la festa, gabbato lo santo' dice un detto popolare”.

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