sen. Vincenzo Vita
E' incredibile e inaudito che invece di preoccuparsi della necessaria riforma della Rai, prima che sia troppo tardi, il sottosegretario Romani preferisca esternare giudizi e valutazioni gravi nella forma e nel contenuto. Vere e proprie liste di proscrizione. Si ricordi che nel nostro ordinamento democratico non spetta all'esecutivo dare voti e pagelle ai giornalisti o ingerirsi nell'autonomia delle testate e della gestione dell'azienda radiotelevisiva pubblica. Sicuramente sarebbe buona attitudine per il governo applicarsi all'elaborazione di proposte di riforma.
E' del tutto evidente, infatti, che l'utilizzo della legge Gasparri, messa in mora dall'Europa, per rifare il cda Rai è del tutto insensato. Sarebbe l'epifania del controllo dei partiti in un settore che a parole tutti vorrebbero pienamente indipendente. Inoltre, tutto ciò suonerebbe come una plateale smentita delle aperture al dialogo di Silvio Berlusconi.
Non vorrei che la destra, non paga di aver fatto l'ostruzionismo quando era all'opposizione, iniziasse a farlo anche dal governo.