Se Lei molto probabilmnete sapeva a priori dell’ anomala candidatura del Sen. Nicola Di Girolamo perche’ ha taciuto ?
E’ ovvio secondo me che sia l’ On. Picchi che l’ ultimo dei non eletti al senato del casato delle liberta’ , l’ Avv. Fantetti, avrebbero dovuto sapere, che il senatore neo eletto non era residente all’ estero. Aldila’ dell’ esito dell’ indagine e futuro giudizio della magistratura, secondo la legge Tremaglia il senatore “incriminato “ restera’ al suo posto, poiche’ non ha commesso nessun illecito. La legge non prevede un minimo di residenta all’ estero ma semplicemente l’ iscrizione all AIRE, la quale si puo’ ottenere da qualsiasi consolato anche il giorno prima della candidatura. Il fatto che piu’ suscita sgomento e indignazione e’ : se tutti sapevate di questa anomalia vigente nella legge, perche’ nessuno di voi ha mai presentato un emendamento, un decreto per poterla modificare ? Disattenzione ? Indifferenza? Oppure, speravate che il Di Girolamo essendo uno sconosciuto al mondo associazionistico all’ estero non sarebbe stato eletto ? Un errore di percorso ? Beh. I fatti hanno dimostrato il contrario… il dado e’ tratto. Il senatore e’ stato eletto democraticamente con 25 mila preferenze. E in politica come lo stesso Di Girolamo fece presente al Fantetti all’ indomani delle elezioni, vince chi ottiene piu’ voti. Adesso le lacrime di coccodrillo del Fantetti ( sempre a mio modesto parere ) serviranno solo a gettare ulteriore fango su di una legge “ truffaldina “, la quale andrebbe radicalmente modificata. Mi auspico che il primo atto legislativo che i 18 eletti all’ estero, tutti all’ unanimita’ dovrebbero intraprendere e’ quello di presentare un disegno legge, a prova di Girolami. Altresi’ vorrei ricordare che senza un delegato per gli italiani all’ estero alla Farnesina, occorre dialogo e intesa fra i 18 eletti all’ estero 2 gruppi parlamentari e un solo portavoce. La politiica e’ una bestia che andrebbe in primis letta fra le righe, per poi dominare, se non si vuole soccombere da troppi mezzi termini e retoriche
Facete voi, come ama dire un mio carissimo amico…