Sgarbi insulta tutti in diretta ad “Anno Zero”

di Roberto Marchesi Dallas, Texas

Dopo la trasmissione “Anno Zero” di ieri sera, gli espliciti e volgari insulti di Sgarbi a Travaglio (e all’incolpevole pubblico che ha dovuto subire ad oltranza la sua maleducazione, la sua arroganza e le sue intemperanze) non hanno dato fastidio a nessuno dell’establishment, quelli di Beppe Grillo invece, che non erano nemmeno insulti, ma solo pesanti critiche o, al massimo “illazioni”, hanno trovato invece una reazione molto importante nella persona del presidente della RAI Petruccioli, che ha espresso pubblicamente, al proposito, la sua forte indignazione, annunciando anche, forte della sua posizione, immediati provvedimenti.

Dobbiamo fare un grande sforzo di immaginazione pensando che questi provvedimenti potrebbero nuovamente sfociare in un nuovo all’allontanamento di Santoro dalla televisione pubblica ?

Petruccioli, il presidente “comunista” della RAI che (prodigiosamente) non dà fastidio a Berlusconi, si indigna nell’assistere agli “inammissibili insulti” al presidente della Repubblica e al prof. Veronesi, ma nulla dice sulla squallida e volgare esibizione di Sgarbi che ha insultato in diretta non solo Travaglio e Grillo, ma persino tutto il “Popolo del Nulla”, ovvero tutti coloro che non si adeguano a come la pensa lui, dando con cio’ una dimostrazione esemplare di come intendono le liberta’ certi alfieri del “liberismo all’italiana”.

Non sono per niente d’accordo sulle accuse gratuite a Veronesi e al Capo dello Stato, ma sentire solo quelle e non dire nulla sulla squallida esibizione di Sgarbi che insultava tutti significa mettersi sullo stesso piano.

Se Grillo dice cose passibili del reato di diffamazione, si mandino i carabinieri ad arrestarlo (lui non ha l’immunita’ parlamentare), altrimenti ha diritto di criticare chiunque, come si fa nei paesi veramente liberi, senza zone “franche” riservate alla casta. E se Santoro ritiene giornalisticamente utile inserirlo nella sua trasmissione, ha il diritto di farlo senza subire le triviali e antiliberiste intemperanze di Sgarbi e le interessate reprimende di Petruccioli.

Il pubblico televisivo e’ grande e vaccinato e non ha bisogno ne’ della censura di Sgarbi ne’ di quella di Petruccioli per capire da se’ dove Grillo fa delle esagerazioni o delle esagerate semplificazioni.

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