PRODI CHIEDA UNA INIZIATIVA EUROPEA

Le intimidazioni del giovane Gheddafi non intimidiscono e non possono nessuno. I governi italiani nascono a Roma, i ministri li propone il presidente del Consiglio e li nomina il Capo dello Stato.
Le minacce giunte da uno sprovveduto signore non offendono soltanto il senatore e, a questo punto, più che sicuro ministro Roberto Calderoli. Esse offendono la Repubblica e il popolo italiano e ripropongono più in generale il dramma di un’Europa senza uno straccio di politica estera comune.
Convocare l’ambasciatore di Libia a Roma è atto poco più che rituale. Sono tutti i paesi europei a dover convocare i rispettivi ambasciatori di Libia e a richiamare i loro ambasciatori a Tripoli per spiegazioni. E’ in circostanze come questa che si può trasformare l’Europa da puro flatus vocis in qualcosa di meno gassoso. Se così non accade, l’Europa è soltanto il luogo della retorica e basta. Il governo italiano, nella fattispecie il presidente del Consiglio Romano Prodi, dovrebbe agire subito in sede europea per chiedere un’iniziativa comune a difesa della sovranità di uno Stato membro quale è l’Italia.

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