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Breve storia di un Italia sempliciotta e pasticciona

L’ Italia e’ l’ unico paese al mondo, dove grazie ad una anomala legge elettorale, e’ concesso a 300 mila fucili caricati a salve dettare leggi, alla faccia della “sovranita” del popolo.

Dai 300 giovani e martiri di Carlo PisacanE, fermi ancora all’ Isola di Ponza, ai mille martiri di quel Peppino il Duce, nel vedere l’ unificazione fermata a Pontida. Ai 300 mila fucili caricati a salve, ma ancora caldi di Umberto il “feudalista” ; per arrivare alle guerriglie annunciate di un Caruso del momento. Aldila’ delle rassicurazioni del moderato Belusconi e la richiesta al dialogo del neo eletto presidente del senato Schifani, e le premesse di imparzialita’ di Gianfranco Fini, questa e’ la situazione non rosea che si e’ venuta a creare in un Italia sempliciotta e pasticciona. Mille e 300 anime che in questo momento si staranno chiedendo se non fosse stato meglio lasciare il “belpaese” nello stato feudale in cui si trovava. Ma sono sicuro, che essi erano spritualmente presenti a tutte le manisfestazioni del 25 scorso. Con il federalismo fiscale dettato dai leghisti si potrebbe ritornare ad una Italia feudalista d’ altri tempi, dove ogni parlamentino si fara’ le leggine e stabilirà tariffe a proprio uso e consumo. Speriamo solo che l’ indispensabile sottosegratario alla presidenza del consiglio Gianni Letta dallo stesso Belusconi definito “ dono di Dio “ ( il lettore usi discrezione ), possa realmente fare dei miaracoli, conducendo la manina del Cavaliere sulla retta strada. Compito primario dei nuovi legislatori, credo non sia quello dell’ attuale suddivisione dei trofei ma il risanamento di una economia devastata con uno paese senza un centesimo ed indebitato fino al collo. Alitalia, emergenza rifiuti, potere d’acquisto ecct, ecct C’e’ da chiedersi dove il nuovo governo attinggera’ per far quadrare i conti.? Salvo chel uomo piu’ ricco d’ Italia e attuale Premier non voglia mettere mano al proprio pozzo straripante, si intravedono giorni tristi per i “comuni mortali” Occorre inoltre una codivisa riforma elettorale che ridia la sovranita’ al popolo. Per quanto importante sia la governabilita’ di un paese, in democrazia la parte fondante resta sempre la rappresentanza di tutte le forze sociali: democrazia rappresentativa. Cosi’ come fu sancita dai nostri primi padri costituenti, scelta diretta da parte del cittadino. A differenza della Lega Nord, la quale ( tutti sappiamo ) mira esclusivamente al federalismo, indifferente a tutto il resto. Tutte le forze politiche, concordano, di preferire un sistema che ristabisca un rapporto piu’ diretto tra eletto ed elettore. Ciò per frenare prima di tutto l'indiscussa ondata antipolitica, il “ nostro “ Beppe Grillo al momento e’ solo una stella nascente.

Non me ne vogliano gli storici e gli economisti

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