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I nuovi Mengele del terzo millennio ora governano il Kossovo accusa nel suo ultimo libro la Del Ponte

di Sergio Bagnoli

Orrore a Pristina, almeno a quanto racconta nel suo ultimo libro Carla Del Ponte, l’ex Procuratrice ticinese nominata dall’Onu rappresentante della pubblica accusa al Tribunale internazionale dell’Aja ed ora ambasciatrice svizzera in Argentina. Almeno trecento prigionieri di guerra serbi, catturati tra la popolazione civile dai temibili guerriglieri albanesi del Kossovo durante la guerra di liberazione dell’ex provincia serba, sarebbero stati uccisi e sezionati, al fine di espiantarne gli organi da rivendere poi al mercato nero internazionale, in un campo di sterminio organizzato in territorio albanese, nei pressi di Tropoje paese che ha dato i natali all’attuale presidente della vicina repubblica “ delle Aquile” Sali Berisha. Evidente la complicità delle autorità di Tirana. Nella “ Caccia”, così si chiama l’ultima fatica letteraria della Del Ponte, si narra dell’esistenza alla periferia della cittadina del nord dell’Albania di una “casa gialla”, visitata da ispettori Onu che vi avrebbero trovato, nonostante le difficoltà frapposte dalla Procura generale di Tirana. In occasione dell’ispezione delle Nazioni unite, pur se in precedenza la polizia albanese aveva cercato di cancellare per intero le tracce dell’esistenza di un centro di tortura e sterminio, sono state rivelati indizi che hanno avvalorato quanto emerso durante l’interrogatorio, avvenuto all’Aja, di alcuni sopravissuti allo sterminio. E’ stato un ex combattente dell’Uck, persona di stirpe albanese, dissociatosi dai suoi connazionali, pentitosi, ed ora protetto dalle forze Nato in un paese dell’Europa occidentale sotto diversa identità, ad avere permesso alle autorità internazionali di scoprire i più gravi fatti di sterminio sistematico di esseri umani finalizzato al traffico clandestino internazionale di organi mai accaduti in Europa dalla fine del secondo conflitto mondiale. Gli albanesi come i nazisti di Hitler dunque, secondo il teste omega. “ L’Uck, con la complicità del governo albanese allora in carica, a Tirana comandavano i socialisti vicini al ministro degli esteri italiano Massimo D’Alema, e della potentissima mafia albanese- kossovara, la più temibile organizzazione criminale d’Europa, ha organizzato questo turpe traffico al solo fine di finanziare la lotta d’indipendenza di Pristina e, siccome i corpi dei trecento serbi prigionieri non bastavano allo scopo e non erano particolarmente “ pregiati”, vennero utilizzati alla bisogna anche i corpi di tantissime adolescenti rapite in Romania, specialmente nelle regioni più povere di quel paese ora neo comunitario, che dopo essere state usate come prostitute per il sollazzo delle truppe Nato, dei soldati dell’Uck e dei ricchi albanesi, venivano senza pietà uccise al fine dell’espianto di organi, poi venduti lautamente alle cliniche private occidentali e del terzo mondo. Sotto accusa delle organizzazioni umanitarie internazionali anche il governo elevetico che avrebbe confinato la Del Ponte nella lontana Argentina e le avrebbe intimato, sotto pena del licenziamento, di non partecipare ad alcuna presentazione del suo libro. Quanto sulla scelta svizzera di insabbiare il tutto abbia pesato il fatto che il chiaccheratissimo uomo d’affari kossovaro, di etnia albanese Pacolli, che gli italiani conoscono per essere l’ex marito della cantante Anna Oxa, abbia anche la cittadinanza elvetica è ancora un vaso di pandora tutto da scoprire.

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