di Oscar Bartoli
Si chiama El Sayed Mohammed Bedeir, ha 27 anni, sposato, un figlio. A 14 anni ha lasciato Il sobborgo del Cairo dove era nato, per andare al sud a Hurghada, il paradiso del subacqueo, centro turistico di grande sviluppo grazie alla presenza dei russi e, si dice, della mafia russa che ricicla nella costruzione di centri turistici grandi quantita' di denaro sporco. El Sayed ha iniziato facendo tatuaggi nella bottega di un amico. Poi ne e' diventato il proprietario. Ha capito che il futuro erano le spa, i centri benessere. Ha cominciato con il primo in uno dei tanti 'resort' di cui e' costellata la litoranea. Oggi la sua societa' controlla sette centri benessere con un centinaio di dipendenti, la maggior parte dei quali diplomati all'universita' dello sport di Port Said, dove si e' laureato anche El Sayed. Come sia riuscito a trovare Il tempo non e' dato di sapere. Il futuro di El Sayed e' la costruzione e gestione di alberghi. Hurghada e' diventata una citta' di due milioni di abitanti. Il flusso di persone che arrivano da altre regioni dell'Egitto e' in costante aumento. L'80 per cento della popolazione lavora nel turismo. Negli ultimi sette anni sono sorti complessi alberghieri imponenti. Uno dei palazzinari piu' noti e' Kamil che possiede 60 alberghi in Egitto e altre nazioni, societa' cinematografiche, petrolio, etc.