di Oascar Bartoli
La gita a Luxor e' un rito al quale nessun turista rinuncia. Ma, a parte la bellezza dei siti archeologici, quello che conta veramente sono le quasi cinque ore all'andata e altrettante al ritorno di notte. Alcuni anni fa abbiamo percorso le strade dell'Egitto guidando una carovana di camper. Ogni tre, quattro chilometri, un posto di blocco di militari che annotavano il numero di targa e intascavano il 'bakshisch' per sveltire Il transito dei mezzi. Anche se sono state realizzate delle bellissime autostrade nel deserto, i blocchi ci sono sempre, segnalati in anticipo da quei montarozzi spezzabalestre che in Mexico chiamano 'toppez'. L'unico modo per vaccinarsi al traffico egiziano e' quello di trascorrere qualche giorno al Cairo. Un percorso in taxi, superata la prima mezz'ora di terrore, diventa alla fine una comica. I tassisti suonano in continuazione il claxon e si avventano sui pedoni che schizzano fuori dappertutto con monolitico sprezzo della propria esistenza. Una corrida all'ultimo parafango che spesso ha come epilogo l'ospedale nel quale ricoverano il malcapitato. Dopo l'esperienza del traffico cairota uno affronta il lungo viaggio da Hurghada a Luxor con una buona dose di ottimismo. Niente di piu' errato. Premessa: in un paese militarizzato come l'Egitto nel quale il pericolo del risorgente terrorismo e' sempre piu' attuale, non e' consentita una circolazione libera ai mezzi privati. E cosi all'inizio dell'autostrada, a Saffaga, auto e pullman sono radunati in un convoglio di 160 unita', preceduto in testa da un furgone della polizia con tanto di mitra imbracciato dagli agenti di scorta. Si parte con velocita' media di 90 all'ora. E dietro si scatena la bagarre. Le auto e I pulmini si inseguono, superandosi a destra e a sinistra, inchiodando a filo di paraurti. Nella competizione si inseriscono anche i pullman. E non sai se si tratta di una sceneggiata rischiosa, recitata ad uso e consumo dei turisti. Oppure di insana abitudine locale, tanto più cretina perché non produce alcun vantaggio dato che una volta che sei arrivato dietro l'auto della polizia è proibito superarla.