di Enrico Sabatino
Nel Sud est asiatico, e in Asia più in generale, la figura dell’indovino ha sempre ricoperto un ruolo importante in tutti i settori della società, a partire dall’elite di potere fino ad arrivare agli strati più poveri della popolazione.
Consultati da capi di governo, leader politici, businessmen i loro responsi sono sempre sotto i riflettori dei mass media e oggetto di accesi dibattiti, soprattutto quando sullo stesso argomento le profezie degli indovini sono del tutto discordanti tra loro.
Recentemente, ad esempio, in Thailandia sta facendo molto discutere la predizione del rinomato Warin Buawiratlert, l’indovino prediletto del CNS – Consiglio di Sicurezza Nazionale, la giunta al potere dopo il golpe del 2006 e disciolto nel Febbraio scorso dopo la formazione del nuovo governo conseguente alle elezioni del Dicembre 2007 vinte dal PPP, il partito vicino all’ex premier Shinawatra deposto dal golpe – che pochi giorni fa ha celebrato un rito per “riportare la pace nel Paese” a cui hanno partecipato ex membri del CNS, la moglie del leader golpista Sonthi Boonyaratkalin, un ex capo della Polizia, un membro della Commissione Elettorale e 25 monaci.
L’indovino Warin aveva infatti predetto, nei giorni precedenti alla cerimonia, un evento paragonabile ad un colpo di stato militare causato dal caos politico che scoppierà tra la fine di Aprile e Maggio e che comporterà lo scioglimento del Parlamento, la caduta del governo in carica, conseguenti spargimenti di sangue e la nomina a primo ministro dell’attuale Capo delle Forze Armate, il generale Anupong, se quest’ultimo però acquisterà più meriti secondo i canoni della religione buddista.
E a conferma di ciò, l’indovino aveva aggiunto che il premier in carica Samak Sundaravej e il generale Anupong erano stati molto vicini in una vita precedente in quanto avevano lavorato entrambi a palazzo reale durante il regno del Re Rama V, l’uno come alto funzionario e il secondo come ufficiale militare presso il re. Ed è per questo che, secondo l’indovino, nella vita attuale entrambi hanno avuto successo.
Lo so, sono cose incomprensibili per noi occidentali. Ma in quell’emisfero assolutamente no, tutt’altro. La superstizione e la ricerca di buoni auspici spopolano, si fa ad esempio estremamente attenzione al numero legato al particolare giorno della settimana sia nel mondo economico che in quello politico, ma così avviene anche nella quotidianità del cittadino comune.
Ogni giorno ha poi un suo colore collegato. Il Re Bhumibol, per esempio, è nato di lunedì e il colore associato è il giallo. Ed essendo amatissimo e venerato come una divinità, tutti in Thailandia possiedono una polo gialla con lo stemma reale. Nel novembre scorso poi il Re era stato ricoverato in ospedale per molti giorni e, dopo che per tutto il periodo della sua degenza attorno all’ospedale si era formato un accampamento di migliaia di persone che notte e giorno pregavano per il re, al momento della sua uscita dall’ospedale si era presentato alla folla e ai media con una sgargiante giacca rosa. Ebbene, in tutto il Paese nel giro di poche ore migliaia di t-shirt e polo rosa sono state prodotte e sono poi andate a ruba nei negozi di abbigliamento e nei mercati. E la cosa è andata avanti per giorni e giorni. Tutto ciò è nato per il buon auspicio derivato dalla ritrovata buona salute del venerato Re legata a quel colore.
Comunque, gli indovini molto spesso sbagliano completamente le loro profezie e proprio il premier Samak, nel suo programma televisivo settimanale – altra cosa tipica da quelle parti per qualsiasi premier in carica – ha attaccato duramente l’indovino Warin, ricordandogli che avrebbe dovuto vergognarsi per la solenne cantonata della previsione sbagliata sulla vittoria del Partito Democratico alle elezioni del Dicembre scorso e sulla conseguente nomina a premier del suo leader Abhisit Vejjajiva.
E anche l’ex premier Shinawatra, tornato in patria dall’esilio, è intervenuto nel dibattito esortando i thailandesi a non credere alla predizione sul bagno di sangue del prossimo Maggio.
Inoltre un altro indovino molto conosciuto, Luck Lekhanethet, tempo fa aveva affermato che l’attuale Costituzione voluta dalla giunta golpista e votata in un referendum lo scorso Agosto, era stata disegnata in un brutto periodo dal punto di vista astrologico, e che quindi ogni emendamento – al centro del dibattito politico in questi giorni, a partire dal riconoscimento della Thailandia come Stato Buddista – dovrebbe essere fatto prima del prossimo Agosto. Aggiungendo poi che coloro che vogliono emendare la Costituzione dovrebbero far sventolare una bandiera gialla in casa e metterne una anche sulla propria auto.
Qui in Italia siamo lontani anni luce da tutto ciò, anche se esiste comunque un certo grado di superstizione, ma visto che i sondaggi elettorali adesso non si possono più pubblicare e che spesso però in passato si erano rivelati errati, chissà cosa prevede il Mago Otelma sulla recessione economica in vista.