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LA RIFORMA DELL’ISTRUZIONE

Abbiamo di fronte a noi un problema relativo al futuro dell'istruzione dei nostri Giovani e con essa il futuro del nostro Paese. Il nostro Paese è nella coda della media europea, al 26° posto, il problema non è tanto quanto si sprechi nell'Istruzione ma come si usa la risorsa per i nostri Giovani. Ci sono professori precari i cosiddetti supplenti, spaccio di droga e nel sud reclutamento della Mafia, ecco dove dobbiamo concentrare le nostre forze. Secondo me, per prima si deve studiare al primo Paese in materia d'Istruzione educativa, vale a dire, la Finlandia, quindi, sarebbe il caso che il nostro Paese coordini con la nostra Ambasciatrice Elisabetta Kelescian, un incontro con il Ministro dell'Istruzione della Finlandia per chiederle dei suggerimenti educativi e così via.

Nel nostro Paese studiano quasi 9 milioni di alunni. Di questi circa il 30% abbandona gli studi. Nei tre anni successivi al conseguimento del titolo, il 62% dei diplomati si iscrive a un corso universitario e il 56% dei laureati trova un lavoro continuativo. Tra gli under 35 solo il 64% possiede un diploma rispetto all'80% della Francia e al 77% della media Ocse. L'orario scolastico dei nostri giovani studenti è tra i più lunghi, con oltre 1000 ore di lezione all'anno. Quindi, qui dobbiamo fare una variazione, molte ore di lezione faticano ai nostri Giovani e quindi, dobbiamo diminuire gli orari. Al contrario i nostri insegnanti lavorano di meno che i loro colleghi dell'Ue, però sono mal pagati, nonostante, la risorsa che il nostro Paese destina alla scuola, cioè, sopra la media dei Paesi europei, il rendimento non è uguale nei confronti degli altri Paesi e nelle prove internazionali ci collocano tra il 20° e il 26° posto.

La spesa della scuola rappresenta il 3,6% del pil nazionale, quindi, il nostro Ministero dell'Istruzione non fa male investendo in favore dei nostri Giovani, perché, investe nel futuro del nostro Paese, il problema è che, forse il Ministero dell'Istruzione spende male la risorsa destinata alla scuola, considereremo che ci sono professori precari, che lavorano più di 8 ore e a volte fanno dei viaggi da una città all'altra, cercando di ricevere una telefonata per insegnare ai nostri Giovani, insomma, la risorsa nel quale dobbiamo investire sono i nostri Professori, dobbiamo facilitare il loro mestiere, investiamo nella ricerca, nella tecnologia, e facciamo ogni anno un concorso educativo con tutti gli insegnati, con lo scopo di valutare ogni anno il rendimento dei nostri professori, chi ne avrà il massimo punteggio, si potrebbe dare un incentivo con scadenza di un anno, fino al prossimo concorso e così via.

Condivido l'idea di Valentina Aprea (responsabile scuola Forza Italia), di inviare ai nostri Giovani studenti all'estero perché abbiano esperienze lavorative e culturale e si possano confrontare con gli altri studenti europei, io aggiungerei però, di fare gli stessi scambi culturali con gli insegnanti, e un Paese opportuno sarebbe la Finlandia, giacché, gli insegnanti potranno imparare a migliorare l'insegnamento nel nostro Paese dal Primo Paese in materia di educazione.

Dall'altra parte, dobbiamo garantire ai nostri Giovani che, dopo aver finito gli studi ed aver ottenuto il diploma o laurea, non ci saranno favoritismi nei posti di lavoro, siano parenti, familiare, ecc., e dovremmo garantire il concorso per merito.

Redattore – Sintesi Dialettica

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