«Il clima d’intolleranza che sta emergendo dall’anomalo bipartitismo riduce i diritti garantiti dalla Costituzione. L’esclusione dalla campagna elettorale di 13 liste e di ben 325 candidati, rappresenta l’ennesimo tentativo di frenare il consenso intorno a La Destra, ma sono convinto che proprio tanta, assurda intolleranza produrrà nei militanti un effetto contrario. Saremo, cioè, tutti più consapevoli che il nostro partito va difeso perché è l’unico a non essere piegato alle centrali del potere e della speculazione. Ma come fanno i giudici amministrativi del Lazio a dichiararsi non competenti a decidere sui ricorsi elettorali? E’ una posizione inquietante perché il cittadino ricorre al Tar per vedersi tutelato di fronte alla pubblica amministrazione. Con questo criterio si consegna ai funzionari dello Stato la facoltà di decidere chi deve o non deve partecipare alle elezioni. L’11 aprile, alle 17.30, al Pantheon, sarà l’occasione per una formidabile risposta popolare a dimostrazione che La Destra c’è e che dopo la vittoria elettorale sarà capace di promuovere una grande offensiva in difesa delle prerogative costituzionali che oggi persino gli apparati dello Stato negano». Lo ha dichiarato il presidente de La Destra, Teodoro Buontempo.
