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Non posso immaginare una Venezia senza Rai

“Non posso immaginare una Venezia senza Rai, senza copertura informativa, senza la presenza istituzionale della televisione di Stato. Serve fare cassa? E' necessario vendere palazzo Labia, sede attuale? Se e' necessario lo si faccia ma mantenendo la struttura in laguna, avvicinandola magari a Piazzale Roma, per favorire la logistica ma mai Venezia senza Rai”. Lo sottolinea Cesare Campa, consigliere comunale a Venezia e candidato al Senato per il Pdl.
“Al Comitato di redazione della Rai va tutta la mia solidarietà ed il mio appoggio” spiega Campa, dopo che i rappresentanti sindacali della Rai hanno espresso il loro no categorico al trasferimento della sede del Veneto da Venezia alla terraferma.
“Il recente, ennesimo 'no', espresso dal Cdr Rai davanti ai vertici dell'azienda ? continua Campa – è la conferma dello stato d'animo generale che si respira a Venezia sulla questione del trasferimento della sede Rai da Palazzo Labia. Penso alla centralità dell'attuale sede e alla tradizione storica che essa rappresenta e all'importanza della sua attività visto che una buona fetta di abbonati Rai risiedono nel Veneto. La logica del trasferimento oltre ad essere un danno per giornalisti ed operatori Rai è un danno per l'immagine stessa di Venezia e per gli utenti. Anziché pensare di trasferirla, credo sarebbe più appropriato pensare ad un suo potenziamento della produzione televisiva non solo per quanto riguarda il mercato tv regionale o nazionale ma anche in un ottica internazionale. Poi, se Palazzo Labia dovesse risultare troppo onoeroso nel suo mantenimento, allora valga l'ipotesi dell'avvicinamento a Piazzale Roma ma mai senza Rai a Venezia”.

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