Nel momento in cui Milano e la Lombardia (significativamente governate da anni dal centro-destra) ottengono l’assegnazione dell’EXPO 2015 chiude l’aeroporto di Malpensa e Alitalia rischia il fallimento. Non è un caso che queste cose avvengano, perché Prodi è uno specialista di fallimenti più o meno pilotati che di solito si concludono con la gioia di pochi (che ci guadagnano sopra) e il disastro per tutti gli altri. Le vicende Sme-Cirio-Parmalat ecc. dovrebbe pur insegnare qualcosa! Nella vicenda Alitalia, il voler insistere così tanto per Air France chiudendo la porta in faccia a tutti gli altri sempre più mi fa pensare che ci debba essere sotto del marcio: ma quale governo può essere così miope da non capire che se Alitalia finisce in mani estere i francesi faranno soprattutto i loro affari e – per il turismo, le merci, i voli business, le rotte – prima privilegeranno il loro paese e poi il nostro? E quale trattativa si può fare se riduci ad uno solo il potenziale “cliente”? Solo tenendone almeno due in competizione tra loro puoi fare una buona trattativa, infatti appena Air France si è ritrovata da sola ha abbassato la sua offerta! Credo che Alitalia per risorgere debba essere smagrita (e quindi siano necessari anche robusti tagli di organico, o il peso sarebbe troppo pesante per tutti) ma l’obbiettivo è salvare il sistema aereo italiano che è un valore strategico enorme per un paese come il nostro. Ma Padoa Schioppa questo lo ha capito, o pensa solo ad avere il voto francese per diventare presidente della Banca Europea degli Investimenti?
