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Sanità  integrativa: al via il “secondo pilastro” del SSN

Ministero della Salute

Firmato il Decreto ministeriale che individua gli ambiti delle prestazioni dei Fondi integrativi del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e degli Enti, Casse e Società di mutuo soccorso no profit che forniscono prestazioni assistenziali integrative a quelle fornite dal SSN. E’ possibile scaricare tutte le informazioni che riguardano le prestazioni dei Fondi integrativi
Il Ministro della Salute Livia Turco ha firmato, il 19 marzo 2008, il Decreto ministeriale che individua gli ambiti delle prestazioni dei Fondi integrativi del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e degli Enti, Casse e Società di mutuo soccorso no profit che forniscono prestazioni assistenziali integrative a quelle fornite dal SSN.
Gli ambiti di intervento dei Fondi integrativi comprendono prestazioni aggiuntive, non comprese nei livelli essenziali di assistenza e con questi comunque integrate, erogate da professionisti e da strutture accreditati, e tra queste anche:
1. le prestazioni di medicina non convenzionale;
2. le cure termali, limitatamente alle prestazioni non a carico del SSN;
3. prestazioni erogate dal SSN comprese nei livelli essenziali di assistenza, per la sola quota posta a carico dell’assistito;
4. prestazioni sociosanitarie erogate in strutture accreditate residenziali e semiresidenziali o in forma domiciliare, per la quota posta a carico dell’assistito.
5. prestazioni socio sanitarie e le prestazioni sociali erogate nell’ambito dei programmi assistenziali intensivi e prolungati finalizzati a garantire la permanenza a domicilio o in strutture residenziali o semiresidenziali delle persone anziane e disabili non ricompresse nei livelli essenziali di assistenza; le prestazioni finalizzate al recupero della salute di soggetti temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio per la parte non garantita dalla normativa vigente;
6. prestazioni di assistenza odontoiatrica non comprese nei livelli essenziali di assistenza per la prevenzione, cura e riabilitazione di patologie odontoiatriche;
Gli ambiti di intervento degli Enti, Casse e Società di mutuo soccorso comprendono anche il complesso delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie da essi assicurate secondo i propri statuti e regolamenti, nonché i costi di compartecipazione alla spesa sostenuti dai cittadini nella fruizione delle prestazioni del SSN e gli oneri per l’accesso alle prestazioni erogate in regime di libera professione intramuraria.
Inoltre, a partire dall’anno 2010, gli Enti, Casse e Società di mutuo soccorso dovranno attestare che almeno il 20% delle prestazioni erogate sia riferito a prestazioni socio assistenziali per le persone non autosufficienti e per l’assistenza odontoiatrica.
Per il monitoraggio e il controllo dell’attività dei Fondi e dagli altri Enti preposti il decreto istituisce, ai sensi dell’articolo 9, comma 9, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e senza oneri a carico dello Stato, l’Anagrafe dei fondi sanitari presso il Ministero della Salute.
I fondi sanitari integrativi del SSN nonché gli enti e le casse comunicano annualmente all’Anagrafe dei fondi sanitari la seguente documentazione:
(a) atto costitutivo; (b) regolamento; (c) nomenclatore delle prestazioni garantite; (d) bilancio preventivo e consuntivo; (e) modelli di adesione relativi al singolo iscritto ed (f) eventualmente al nucleo familiare.
“Con questo decreto – ha dichiarato il Ministro Livia Turco – si compie un ulteriore passo avanti nel consolidamento della sanità pubblica, intesa come complesso di enti, strutture e organizzazioni che investono sulla promozione della salute e la fornitura di prestazioni mediche e assistenziali ma senza finalità di lucro”.

Dichiarazione del Ministro
“Con questo decreto – ha dichiarato il Ministro Livia Turco – si compie un ulteriore passo avanti nel consolidamento della sanità pubblica, intesa come complesso di enti, strutture e organizzazioni che investono sulla promozione della salute e la fornitura di prestazioni mediche e assistenziali ma senza finalità di lucro.

In questo ambito rientra il cosiddetto “secondo pilastro” del Ssn costituito dai Fondi integrativi, già previsti dalla riforma sanitaria del 1999 ma di fatto mai attuati, e dai numerosi Enti e Casse di assistenza sanitaria no profit a carattere categoriale o aziendale o di mutuo soccorso.
In tutto stiamo parlando di 15/20 milioni di potenziali assistiti che, grazie a questo decreto, si vedranno più tutelati a seguito dell’ampliamento del paniere di prestazioni erogate dai Fondi e dalle varie Casse.
Per mantenere il proprio status di facilitazioni fiscali, infatti, il listino di offerta di questi enti dovrà obbligatoriamente comprendere anche le prestazioni odontoiatriche e quelle di assistenza per i non autosufficienti non erogate dal Ssn.

Due tipologie di intervento che, entro il 2010, dovranno valere per almeno il 20% del totale delle prestazioni erogate.

Questo vincolo si spiega con la necessità di offrire una maggiore copertura assistenziale per le cure odontoiatriche e per le persone non autosufficienti in quanto, come avviene in tutti i Paesi ad alto tasso di sviluppo, anche in Italia la domanda di questi servizi è molto superiore alla possibilità reale di offerta pubblica nell’ambito dei servizi sanitari nazionali.

Ma non ci siamo fermati qui. Abbiamo infatti previsto che queste realtà siano effettivamente integrative rispetto al Ssn, offrendo ai propri assistiti tutto ciò che il Ssn non può garantire gratuitamente.
I nuovi Fondi potranno infatti coprire anche le spese sostenute per i ticket, per l’assistenza in regime libero professionale intramoenia e quelle sostenute per le medicine non convenzionali e per le cure termali.

Insomma – ha concluso il Ministro – il Ssn italiano diventa sempre più moderno e aperto alla partecipazione attiva dei cittadini con forme di copertura assistenziale innovative, ma sempre improntate sulla solidarietà, in grado di ampliare l’offerta sanitaria attraverso il coinvolgimento di numerose realtà pubbliche e private non profit.”

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