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Le accuse di Kostunica a D’Alema

L' indipendenza del Kosovo dalla Serbia: governo sciolto ed elezioni alle porte

Sabato pomeriggio l’onda d’urto dell’indipendenza kosovara si è fatta sentire. Governo sciolto ed elezioni all’inizio di maggio per coronare una crisi politica che tiene in pugno la Serbia da settimane.
Il Partito Radicale aveva proposto una mozione che impegnava il governo a negoziare l’ingresso in Europa solo in caso di unità territoriale. Il premier Kostunica si è trovato a votare da solo a favore, incassando il niet del resto dell’esecutivo, che ha scritto la parola fine alla sua coalizione filoeuropeista. “Non esiste più una politica comune” ha dichiarato Kostunica appena uscito dall’aula “e un governo senza politica non può vivere”.
Il Kosovo ha fatto la sua prima vittima politica, dunque, ed è lo stesso primo ministro ad ammetterlo: “Tutti vogliono entrare nella UE, ma solo noi (riferito al suo partito) vogliamo entrare con il Kosovo”. È l’Unione stessa, adesso, a correre ai ripari, perché Kostunica e il suo governo erano l’unica forza in grado di impedire ai nazionalisti radicali di prendere il potere. Appena due mesi fa, alle elezioni presidenziali, Boris Tadic riuscì a vincere contro l’ultranazionalista Tomislav Nikolic, superandolo di meno di 120 mila voti. Il premier serbo, nel discorso di chiusura del suo governo, ha usato parole dure per i Paesi europei che hanno riconosciuto il Kosovo, accusando in particolar modo il ministro degli Esteri italiano Massimo D’Alema, reo di aver permesso che “un’organizzazione militare assumesse un ruolo preponderante rispetto alle Nazioni Unite”. Secondo Kostunica D’Alema, nella riunione della Nato tenutasi a Bruxelles, avrebbe sostenuto che l’indipendenza del Kosovo sarebbe figlia dell’operazione Nato del ’99 quando, cioè, l’attuale vice premier italiano era presidente del Consiglio. Se si votasse adesso, nazionalisti e conservatori avrebbero una maggioranza di oltre il 60%.

Non tutto è perduto, però.
L’11 maggio, al momento del voto, gli elettori non sceglieranno solo un governo, ma dovranno pensare a chi questo governo dovrà sottostare, da una parte Nikolic e dunque Putin, dall’altra Tadic, una maggioranza instabile, ma la costante speranza chiamata Europa.

Comitato Politico dei Radicali di Sinistra
Responsabile Politica Estera e Politiche Carcerarie
francesco.saddi@radicalidisinistra.it

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