Diciamolo con chiarezza: fra il governo italiano e la compagnia Air France-Klm, uno dei due o tutti e due insieme stanno giocando molto sporco. All’improvviso, monsieur Spinetta ha rivelato che la trattativa può proseguire oltre il 31 marzo e il numero degli esuberi può essere rivisto al ribasso. In un sol colpo Air France ha smentito il ministro dell’Economia, che appena 48 ore prima aveva detto che non c’era più spazio per rinvii e approfondimenti. E ha smentito il presidente del Consiglio Romano Prodi, che aveva invitato i sindacati a un atto di responsabilità.
La possibilità di una cordata italiana ventilata da Berlusconi, insieme alle pressioni dei sindacati, non era dunque una boutade elettorale come frettolosamente hanno sentenziato Casini, Prodi e compagnia, perché ha sortito il primo positivo effetto: Air France è pronta a scendere a più miti consigli perché, diversamente da quanto aveva sostenuto Spinetta, ci sono spazi di trattativa. E’ uno sbugiardamento clamoroso del governo italiano. Il sospetto che qualcuno stesse giocando sporco è adesso una realtà. Il prossimo Parlamento dovrà, quale che sia la conclusione, istituire una commissione d’inchiesta per fare chiarezza su una vicenda che col passare dei giorni si rivela torbida e piena di troppe ombre.