L’anno scorso a febbraio ho partecipato ad un dibattito a San Gallo sul sistema fiscale italiano. L’obiettivo della riduzione della tassa sulla casa è stato centrato grazie alla battaglia di noi parlamentari del Pd eletti all’estero nell’aprile del 2006.
Una bella notizia per gli italiani residenti all’estero. Finalmente il Ministero delle Finanze ha accolto la nostra richiesta di concedere l’ulteriore detrazione ICI (Imposta comunale sugli immobili istituita con il decreto legislativo del 30 dicembre 1992) anche agli italiani residenti all’estero. È una decisione che premia la costanza ed il lavoro che ho svolto negli ultimi mesi con agli altri parlamentari del Pd eletti nella Circoscrizione estero. Questa legge approvato con il governo Prodi esonera dal pagamento ICI oltre il 40 per cento degli italiani proprietari della loro abitazione.
Insieme a altri colleghi del Partito democratico, tra i quali Gino Bucchino, Marco Fedi, Franco Narducci e Claudio Micheloni, avevo invocato il rispetto della Carta costituzionale e la parità di trattamento in materia di detrazioni fiscali tra gli italiani residenti in Italia e le nostre collettività all’estero. Con la risoluzione n. 5 il Dipartimento delle Politiche Fiscali del Ministero dell’Economia e Finanze, in seguito al quesito posto, ha chiarito l’ambito di applicazione della normativa introdotta dall’art. 1, comma 5, della legge finanziaria per il 2008, che prevede di aggiungere alla detrazione base di 103 euro dall’imposta comunale sugli immobili adibiti ad abitazione principale, una ulteriore detrazione fino ad un massimo complessivo di 300 euro.
