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La politica non e’ “pane” per i denti di Turano

di Luciano Gonella

Ottawa – Innanzitutto premetto che il mio nome e Gonella (Gonnella dirige un giornale italiano in Inghilterra) e che vivo non ad Arowa ma ad Ottawa, capitale del Canada; il nostro caro senatore sembra essere deboluccio in geografia, eppure viviamo poco lontano dagli U.S.A.
Per conoscenza del nostro bravo Turano, che fa una confusione del diavolo, Zuccarello e’ Presidente dei Comites di Los Angeles mentre il sottoscritto e’ l’Editore e direttore dell’Ora di Ottawa, giornale che esiste da 40 anni.
Quanto alla frase: “ poi c’e’ il suo emulo, uno che si chiama Gonnella dell’Arowa in Canada….”, devo constatare che il nostro Senatore manca di sensibilita’, correttezza ed anche, mi sia permesso dirlo: di educazione poiche’ io, nel mio articolo l’ho trattato con il dovuto rispetto. L’ affermare poi che tutto e’ partito dalle pagine del giornale “L’Italiano” di Ferretti e’ veramente grossa. Ferretti fa il suo lavoro ed io il mio e non ci siamo certi consultati su quello che dobbiamo scrivere.
Nell’ articolo al quale l’esimio Senatore si riferisce, scrissi che in Canada non c’erano voti per lui e spiegai le ragioni di questa mia affermazione . Turano a cui va la mia stima per la sua riuscita in campo economico, deve sapere una cosa: gli affari sono una cosa, mentre la politica e’ un’altra; inoltre quando scrivo su qualcuno faccio la massima attenzione a non fare nessuna critica sulla vita personale, gli affetti famigliari ed al lavoro di detta persona.
Detto questo veniamo alla figura del Senatore Turano. Scrissi e ridico che non deve aspettarsi nessun voto dal Canada poiche’ gli Italiani di questa nazione non sono degli sprovveduti e tanto meno si lasciano conquistare dal fatto che un candidato sia piu’ o meno ricco, quanto che poi viva negli U.S.A, non ci impressiona per nulla. Nelle scorse elezioni Turano venne eletto anche e soprattutto con i voti degli italo-canadesi. E lui come gli ha ringraziati o ripagati di tanta generosita’ e fiducia? Non facendosi mai vedere in Canada, non incontrando mai la nostra gente di Montreal, Ottawa o a Toronto, dove usa fare delle rapidi apparizioni che ben poco hanno a che vedere con la comunita’.
E’ andato a Roma ad occupare la sua poltrona di senatore ed anche la’, da quanto dichiarato da alcuni esponenti politici italiani, ha brillato per le sue numerosissime assenze.
Non solo non e’ stato capace di difendere gli interessi di tutti noi del Nord America ma, addirittura, non ha avuto il coraggio e la decenza, lui e tutti gli eletti all’estero (salvo Bucchino e Ferrigno), di difendere il proprio onore politico, duramente attaccato dalla frase del sottosegretario agli Esteri, Bobo Craxi, che ad Ottawa, in un ricevimento ufficiale, oso’ dire: “Tanto gli eletti all’estero non contano un ca……”
Il Senatore Turano deve sapere che i giornali italiani del Nord America, grazie a Dio, non sono al soldo di nessun uomo politico e da sempre sono stati quelli che hanno contribuito in maniera determinante al mantenimento all’estero della nostra lingua e della nostra cultura di origine. Non siamo al servizio di nessuno e tanto meno l’Ora di Ottawa che lui non ha non solo mai letto, ma non sa neppure che esiste.
Si lamenta delle nostre critiche e non dice invece che , in barba a tutte le regole della vera democrazia, la sua ricandidatura non gli viene dalla volonta’ degli elettori, bensi dal suo partito. Eppure, vivendo negli U.S.A. avrebbe dovuto imparare che i candidati ad un seggio sono scelti dagli iscritti che li votano in assemblee primarie, proprio come si sta facendo per Obama ed Hillary Clinton. Ma ormai anche lui fa parte della cosidetta “casta” denunciata da Bepe Grillo.
Noi in Canada abbiamo candidato Basilio Giordano, direttore del Cittadino Canadese di Montreal, e siamo stati noi: stampa, associazioni varie e cittadini, a proporlo.Turano, invece, ha fatto l’opposto: si e’ scelto lui stesso ! Ecco perche’ daremo i nostri voti ad un canadese e lo sosterremo affinche’ quella poltrona che lei raramente ha occupato nel Senato, diventi quella di Giordano che da 40 anni si e’ sempre occupato dei problemi della nostra gente.
Percio’, caro Senatore non se la prenda a male se le dico, senza rancore alcuno, che: “ la politica non e’ pane per i suoi denti.

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