Radiate Bassolino

di TOMMASO MERLO

Bassolino non diserta quando tutta Italia lo supplica da mesi di congedarsi. Dopo il tanto atteso riinvio a giudizio, Veltroni si appella alla coscienza del Governatore campano. Strana morbidezza, anche perché se ne avesse avuta una, di coscienza politica, Bassolino se ne sarebbe andato anni addietro. Veltroni parla di stima e di amicizia verso l'ex compagno in difficoltá e cosi facendo ci rivela ancora una volta il vero problema: la mancanza della cultura del merito nella politica Italiana. In un sistema sano se anche tuo fratello si rivelasse incompetente deve essere sostituito con persone piú meritevoli. E questo dovrebbe avvenire soprattutto nelle istituzioni pubbliche, negli organismi cioé votati a servire il bene collettivo. Non parliamo poi delle poltrone di responsabilitá dove giustamente, nei paesi meritocratici, basta molto meno per lasciarci la testa. In quei paesi basta l'ombra di uno scandalo e in giro di poche ore il politico si dimette per consentire di fare chiarezza sull'accaduto. Lo fa per cultura, lo fa per il partito di appartenenza, lo fa per la collettivitá, sta di fatto che non posa un solo secondo di troppo il proprio sedere sulla poltrona che occupa. Bassolino, invece, non se ne va nemmeno quando i cumuli di monnezza raggiungono il davanzale della finestra del proprio ufficio. E quando l'Italia intera lo supplica. Una resistenza che puó essere spigata solo come frutto di una cultura politica totalmente aliena al concetto di merito. Una cultura che eleva artificiosamente la politica ai piani “alti” delle chiacchiere partitocratiche e della distribuzione delle prebende pubbliche, ed é avulsa ai risultati della propria azione concreta. Una politica che ha sostituito le parole ai fatti, l'immagine alla sostanza. Se l'obiettivo del Pd di Veltroni, come dichiarato, é quello di superare tale cultura politica allora deve prendere una posizione netta contro Bassolino ed imporgli le dimissioni. E i legami personali che lo legano al governatore non c'entrano assolutamente nulla. Quello che conta sono le responsabilitá politiche di Bassolino e il fatto che anche i politici devono pagare per i loro errori e fallimenti come avviene per ogni altro lavoro. Certo, rimuovere gli incompetenti é solo una soluzione di emergenza e l'obiettivo é impedire che certi personaggi raggiungano i vertici istituzionali. Ma per il momento basterebbe.

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