On. GAETANO FASOLINO
In data 16 Gennaio 2008 ho inoltrato ai Ministri dei Beni Culturali e dei Trasporti, oltre
che al Procuratore Generale della Corte dei Conti, una mia lettera (di cui si allega copia)
concernente un caso di gravissima disamministrazione che viene a penalizzare notevolmente il
bisogno di efficienza e mobilità della popolazione residente e di tutti coloro che in Italia e nel
Mondo hanno a cuore le sorti di una Paestum integra efficiente e competitiva.
Cordialmente
On. Gaetano Fasolino
Roma, 16 gennaio 2008
Al Ministro dei Beni Culturali
e.p.c. Al Ministro dei Trasporti
e.p.c. Sig. Procuratore Generale
della Corte dei Conti
ROMA
Sig. Ministro,
mi permetto rappresentare alla Sua attenzione un esempio di ordinaria disamministrazione che
riguarda (è il caso di stupirsene?) ancora una volta una comunità del Mezzogiorno d'Italia con la
corresponsabilità di organi periferici del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali.
Espongo in modo schematico la consecutio rerum.
In data 18/12/1990 il Consiglio Comunale di Capaccio ha adottato all'unanimità la delibera n. 378
approvativa del progetto di sottopasso al Km 20 +974/21+191, sostitutivo di preesistente e
funzionante passaggio a livello azionato dalla adiacente stazione di Paestum.
In data 5/10/1991 con nota 3603/2E la Sovrintendenza archeologica di Salerno ha espresso parere
negativo al progetto del sottopasso, successivamente ribadito nel febbraio 1992.
In data 4/02/2003 con prot. n. 3542 il Comune di Capaccio ha trasmesso il nuovo progetto alla
Sovrintendenza archeologica di Salerno e, per essa, al Ministro per i Beni e le Attività Culturali.
In data 10/04/2003, si è riunito a Roma il Comitato di settore (seduta n. 80) che ha espresso
parere favorevole alla proposta del Comune di Capaccio con la prescrizione che l'opera venga
ubicata alla distanza di 600 metri dalle mura archeologiche.
In data 11/08/2003 la dott.ssa Giuliana Tocco, Sovrintendente archeologico di Salerno, ha
comunicato all'Ufficio scavi di Paestum e al Comune di Capaccio il predetto parere favorevole del
Comitato di settore.
Il Comune di Capaccio con nota 11619 del 24/03/2005 dopo una prima fase di indagini sul terreno,
ha richiesto alla Sovrintendenza di Salerno l'autorizzazione alla “effettuazione dei previsti sondaggi
meccanici a carotaggio continuo e le prove penetrometriche”.
La Sovrintendenza, in data 2/05/2005, ha autorizzato le indagini che sono state poi espletate con
esito assolutamente negativo per reperti archeologici.
La Sovrintendenza prima ha autorizzato le indagini a 300 metri dalle mura e poi, dopo un lungo
tempo trascorso per effettuarle, ha bocciato il progetto finale presentato dal Comune di Capaccio
richiamando il deliberato del Comitato di settore che prescrive la realizzazione dell'opera alla
distanza di 600 metri dalle mura archeologiche.
Di estrema gravita, a parere dello scrivente interrogante, è anche il comportamento successivo
della Sovrintendenza. Infatti, a firma dell'Arch. R. Sabelli, il Comune di Capaccio ha inoltrato in
data 10/01/2007 la richiesta per le nuove indagini specificando espressamente che verranno
effettuate alla distanza di 600 metri dalle mura così come prescritto dal Comitato di settore nella
su richiamata seduta n. 80 del 2003.
Purtroppo, i notevoli ritardi delle procedure stanno erodendo il potere di acquisto, inteso in opere e
tecnologie, delle somme a suo tempo poste a disposizione del Comune di Capaccio da parte
dell'azienda ferroviaria italiana con la specifica destinazione d'impiego ai fini della realizzazione
del sottopasso in località Paestum (trattasi di 4,5 milioni di euro venuti nella disponibilità del
Comune di Capaccio in data 7/12/2005 a seguito di atto convenzionale n. 25 del 15/02/2005).
Oltre alla erosione dello specifico potere di acquisto va segnalato l'immenso danno arrecato alla
comunità nazionale e locale per la mancata realizzazione dell’opera.
Stupisce che la Sovrintendenza di Salerno, anziché uniformarsi, secondandola, ad una specifica ed
ufficiale disposizione ministeriale, ponga in essere (e questo si è palesato soprattutto durante la
gestione facente capo alla dott.ssa G. Tocco) pretestuose disattenzioni con la evidente finalità di
dilazionare fino a cancellare dall'agenda la realizzazione dell'opera.
Va segnalato, inoltre, che il Comune di Capaccio, nell'incamerare la somma per la realizzazione
del sottopasso, ha dovuto autorizzare l'azienda ferroviaria alla soppressione del locale e all’'epoca
funzionante passaggio a livello.
È opportuno ricordare altresì che la soppressione dei passaggi a livello con le relative opere
sostitutive si inserisce nel piano di ammodernamento e velocizzazione del trasporto su ferro nella
Regione Campania secondo le proposte avanzate, per quanto concerne la soppressione dei passaggi
a livello, nella regione Campania, dall'Assessore regionale ai Trasporti dell'epoca al Ministro
Claudio Signorile e prontamente recepite. Al momento, si è agli inizi del 2008, da parte della
Sovrintendenza archeologica di Salerno non è pervenuto ancora uno straccio di risposta alla
lettera 10.01.2007 del Comune di Capaccio a firma Sabelli.
Chiedo pertanto alla Signoria Vostra Illustrissima se non ritenga indispensabile ed
improcrastinabile, anche ai fini di evitare perniciose dilatazioni di spesa far pervenire al Comune di
Capaccio la risposta alla lettera dianzi richiamata, naturalmente affermativa perché perfettamente
rispondente a precise e inoppugnabili decisioni di codesto Ministero e se al tempo stesso non
ritenga opportuno attivare un'indagine amministrativa nei confronti dei funzionari periferici
responsabili delle omissioni facenti capo alla Sua Amministrazione.
On. Gaetano Fasolino