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Nasce il meta distretto della filiera turistica

Si è costituito il meta distretto produttivo a valenza regionale della filiera turistica, che, in attuazione della legge n. 23 del 2007, chiederà il riconoscimento della Regione Puglia. Il distretto sarà organizzato come sistema turistico locale di prodotto con le imprese al centro della progettualità in termini di competitività, innovazione, internazionalizzazione, formazione e innovazione, e si declinerà in sei grandi gruppi: turismo balneare, religioso, sport, terme e benessere, culturale, rurale, business e congressuale.

La firma del Protocollo d'intesa, propedeutica al riconoscimento, è stata resa possibile grazie all'unitarietà delle organizzazioni datoriali e sindacali regionali (Confesercenti, Confapi, Confartigianato, Cna, Claii, Cgil, Cisl, Uil) con la regia di Confindustria Puglia, per lo sviluppo dell'industria turistica regionale.
Per realizzare ciò, Confindustria Puglia – Commissione Turismo e le organizzazioni sindacali e datoriali hanno individuato strategie ben precise: aumentare i flussi turistici verso la nostra regione intercettando nuove fasce di mercato; sviluppare la capacità di offrire prodotti pensati e realizzati a misura delle diverse tipologie di clienti; accrescere le capacità manageriali; realizzare strumenti di comunicazione in grado di essere realmente utili e funzionali.

Sulla base di tali strategie saranno sviluppati programmi e progetti di azione, differenziati per tipo di prodotto e di contesto, consapevoli che le caratteristiche e le necessità delle imprese della regione cambiano in funzione della risorsa prevalente e della loro localizzazione sul territorio per esaltare le caratteristiche principali.
Obiettivi che devono aumentare la capacità delle imprese di essere competitive nel mercato, generando reddito da tradurre in investimenti e crescita dell' occupazione e attraendo anche capitali finanziari e know how specifico.

Confindustria Puglia ha presentato alla Regione numerose proposte di distretti produttivi ai sensi della legge regionale n. 23 del 3 agosto 2007, così come modificata con legge regionale n. 36 del 14 dicembre 2007.

I distretti di cui si chiede il riconoscimento alla Regione Puglia sono stati individuati nei settori per i quali l’aggregazione regionale di imprese potrebbe essere favorita: da quelli tradizionali, che hanno maggiormente bisogno di riposizionarsi sui mercati, quali: mobile imbottito (legno-arredo), moda, agroalimentare, lapideo, meccanica; a settori emergenti quali: energia, aerospazio, ambiente, logististica, informatica, terziario avanzato, editoria, comunicazione, edilizia sostenibile. Attenzione particolare è stata riservata al turismo, pur se nelle sue diverse articolazioni.

Confindustria Puglia – con l’attiva collaborazione delle Associazioni provinciali – ha voluto promuovere la più ampia partecipazione delle aziende pugliesi ad un’esperienza del tutto inedita per l’imprenditoria locale che sperimenterà per la prima volta – quando saranno riconosciuti dalla Regione i vari distretti – forme avanzate di aggregazione su precisi progetti di crescita produttiva, tecnologica, gestionale e commerciale.
L’obiettivo che con più determinazione è stato perseguito è stato quello dell’aggregazione di grandi imprese con le piccole e le medie del nostro territorio, nella piena consapevolezza che solo una loro stretta sinergia può favorire una crescita qualificata e prolungata nel tempo del tessuto produttivo pugliese.

Ma bisogna altresì sottolineare la fortissima presenza fra i soggetti proponenti di Università, Politecnici e di altri prestigiosi centri di ricerca operanti in Puglia, che hanno compreso sino in fondo come quella dell’aggregazione distrettuale è una sfida che li impegna in prima linea, se vogliono dare concretezza ai loro propositi, più volte manifestati, di essere al servizio del territorio e delle reali esigenze delle sue aziende.
Da apprezzarsi anche, in alcuni casi, il contributo offerto da Istituzioni locali ed Enti economici che hanno voluto partecipare attivamente alla fase di aggregazione; così come si deve rilevare con soddisfazione la partecipazione, fra i soggetti proponenti, delle organizzazioni sindacali, chiamate anch’esse ad un impegno particolarmente stimolante che dovrà affinarne il più possibile le capacità propositive in materia di sviluppo industriale ed economico.

Confindustria Puglia, dunque, con il concorso attivo delle imprese, delle associazioni provinciali e del partenariato sociale e tecnico-scientifico ha messo in campo impegno, slancio organizzativo ed entusiasmo, pur se non si nasconde che quello avviato sarà un cammino complesso, forse difficile e comunque da praticare con grande accortezza e competenza da parte di tutti.
Ora piuttosto si attendono dalla Regione valutazioni di merito approfondite, ispirate solo ed esclusivamente da analisi rigorosamente tecniche delle varie proposte avanzate, al fine di assicurare piena efficienza e trasparenza alla fase costituente dell’esperienza distrettuale pugliese.

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