Membro della Commissione antimafia

Commissione Antimafia

Mafia, gli imprenditori abbiano supplemento di coraggio

«Chiedo agli imprenditori e ai commercianti di Gela di avere un supplemento di coraggio e di denunciare i loro estortori. Perché, come dimostra anche questa brillante operazione condotta contro esponenti di Cosa nostra e della ‘Stidda, non solo conviene, ma è anche un dovere in un momento in cui le istituzioni, a cominciare dall’amministrazione guidata dal sindaco Crocetta, e le forze dell’ordine sono impegnate come mai prima in un durissimo scontro contro le organizzazioni criminali. Uno scontro che vede giorno dopo giorno soccombere le mafie e i loro sistemi di collusioni».

Ricordo Pietro Patti vittima dimenticata

«Dimenticare uomini che come Pietro Patti hanno deciso, spesso in solitudine, di mantenere alta la testa davanti all’arroganza di Cosa nostra, sarebbe come ucciderli due volte. Nella lotta alla mafia non possono essere vittime di serie A o di serie B. Il nostro debito di gratitudine verso eroi solitari come lui non dovrà estinguersi mai». Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia, Giuseppe Lumia, ricordando Pietro Patti, imprenditore ucciso a Palermo dalla mafia il 27 febbraio del 1985 perché si era rifiutato di pagare il pizzo.

Esemplare scelta parte civile Confindustria Agrigento

«Una scelta esemplare che va nella direzione del percorso di contrasto duro a Cosa nostra scelto con coraggio da Confindustria Sicilia. Un rigore etico che anche la politica, in particolare quella siciliana, dovrebbe far proprio a cominciare dalla selezione della propria classe dirigente e delle candidature per i prossimi appuntamenti elettorali».
Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia, il deputato del Partito democratico Giuseppe Lumia, a proposito dell'annuncio della Confindustria di Agrigento di aver deliberato la sospensione di alcuni associati perché condannati per reati collegati alla mafia.
«Inoltre – ha aggiunto Lumia -, non si può che plaudire ampiamente alla scelta di Confindustria Agrigento di costituirsi parte civile nel processo “Marna”».

Palermo, Raid vandalico a Pino Pugliesi

«Non è la prima volta che la scuola intitolata a don Pino Puglisi e da lui fortemente voluta viene fatta oggetto di raid vandalici. Fatti gravi soprattutto per il fondamentale ruolo di promozione sociale, e quindi di vera lotta per l’affermazione della cultura della legalità, che l’istituto, grazie al generoso impegno del suo corpo insegnanti, svolge in un quartiere difficile. Per questo è necessario che le Istituzioni, ad ogni livello, diano un segnale forte e concreto per far sentire la loro vicinanza a chi a Brancaccio ogni giorno si spende perché il sacrificio di don Pino non sia reso vano». Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia, il deputato del Pd Giuseppe Lumia, che ha aggiunto: «A tutto il corpo docente e alle famiglie degli alunni della scuola don Puglisi, oltre che agli operatori del centro Padre Nostro, esprimo la mia piena solidarietà e confermo il mio impegno a spendermi in tutte le sedi opportune per fare di Brancaccio un presidio di legalità nella città di Palermo».
Presa di mira nella notte la scuola media ''Don Pino Puglisi'' di Brancaccio, quartiere di Palermo. Qualcuno e' entrato portando via due computer e provocando danni a porte, finestre e suppellettili. Messi a soqquadro gli uffici del preside e del vicepreside.
Sul luogo e' intervenuta la polizia, che gia' ieri era stata chiamata perche' la notte precedente era stato messo fuori uso l'impianto antifurto della scuola intitolata al parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia nel '93. Stamattina le lezioni sono state sospese e gli investigatori stanno compiendo un sopralluogo.

RICORDO A EPIFANIO LI PUMA

«Fu uno degli indiscussi protagonisti di una straordinaria stagione politica e sociale di lotte contadine soffocate poi nel sangue da una repressione assai sanguinosa, basti ricordare il massacro di Portella delle ginestre. Dal ’40 al ’50, infatti, insieme a Epifanio Li Puma caddero vittime della mafia, con l’apporto delle istituzioni e degli organi conservatori, numerosi sindacalisti, attivisti, militanti comunisti e socialisti perchè promotori e sostenitori delle lotte contadine contro lo sfruttamento dei braccianti. Fu in un certo senso la nostra Resistenza, una Resistenza purtroppo tradita». Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia, il deputato del Pd Giuseppe Lumia ricordando la figura di Epifanio Li Puma ucciso il 2 marzo del 1948. Dirigente del “Movimento Contadino per le occupazioni delle terre incolte” ucciso Petralia Soprana (PA). Si era opposto all’ingresso di mafiosi nella “Cooperativa Madre Terra”. Vengono accusati come mandanti dell’omicidio alcuni proprietari terrieri della zona, ma l’inchiesta viene archiviata

MAFIA, RIINA JR, SCANDALOSA SUA SCARCERAZIONE

«In uno Stato di diritto è scandaloso, inaccettabile e francamente insopportabile che un personaggio dal profilo criminale come quello Giuseppe Salvatore Riina sia oggi libero di passeggiare per le strade di Corleone. Fatti come questo sono ferite profonde per la coscienza di tutti coloro che si battono, spesso a rischio della propria vita, contro Cosa nostra e le altre mafie e per i familiari di coloro che da queste stesse organizzazioni criminali sono stati uccisi». Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione parlamentare Antiamfia, il deputato del Pd Giuseppe Lumia. «E’ chiaro – ha concluso – che dovrà essere una priorità del nuovo governo fare in modo che eventi di questo tipo non abbiano più a ripetersi».

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