“Il documento sulla 194 non è falso, ma non rappresenta la categoria”

“A meno di due mesi dal voto il documento sulla legge 194 approvato dalla Federazione degli Ordini dei Medici rappresenta una clamorosa e inaccettabile ingerenza nella vita politica e nell’autonomia del Parlamento, che da qui a poco sarà chiamato a valutare la possibilità di modificare la legislazione sull’aborto sulla base delle sensibilità politiche di chi sarà eletto dai cittadini e non certo di pressioni esterne più o meno strumentali”, dichiara Riccardo Pedrizzi, responsabile della Consulta etico-religiosa di An. “Qualsiasi decisione sulla 194 non deve essere influenzata dai vertici della categoria dei medici che dimostrano di rappresentare solo sé stessi e non la base della comunità scientifica italiana, che su pillola del giorno dopo, Ru48 e diagnosi preimpianto nella fecondazione as¬sistita in molti casi non la pensano come gli estensori di quel testo. Il punto non è se il documento del Fnomceo sia falso o meno, ma quanto sia rappresentativo rispetto alla sensibilità di tantissimi medici cattolici o obiettori di coscienza. La presa di posizione degli Ordini dei Medici, oltre ad essere un’ingerenza politica, è anche una palese violazione del Giuramento di Ippocrate, con il quale la categoria si impegna ad esercitare la professione in difesa della vita. La legge 194 non deve entrare strumentalmente in campagna elettorale, anche perché in Parlamento, chiunque vinca, sono certo che si troverà una maggioranza trasversale per modificarla e per dare maggior forza ai programmi di prevenzione e di salvaguardia del nascituro”, conclude Pedrizzi

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