di Nunzia Auletta
Veltroni marcia verso il rinnovamento delle liste
Lo scambio, certamente, non ha le connotazioni di un rinnovamento anagrafico, ma sicuramente di una spostamento ideologico. Esce un democristiano storico ed entra una radicale di mille battaglie, due veterani navigati della politica, diversi in tutto. Ma i teodem insorgono e chiedono garanzie: le battaglie della Bonino sono anni luce dai loro valori e viceversa.
Ciriaco de Mita se ne va, non accetta umiliazioni! Non vuole essere messo da parte come un vecchio signore. Dopo tutto sono solo 11 legislature! Intervistato a Controcorrente, il leader campano rivendica il suo diritto a fare politica e si annuncia come il prossimo “protagonista della ricostruzione della storia democratica del paese”.
All’amico fino a ieri, Veltroni, manda il peggior anatema: “E’ uguale a Berlusconi, l’unico meccanismo di intercettazione degli elettori è l’immagine”. Difficile mettere in pensione coatta i politici di professione, con tutto rispetto per la carriera…
Intanto Emma Bonino, dopo giorni di trattative…uscite burrascose dal loft di Santa Anastasia ed il memorabile “non sono una accattona”, sembra aver trovato un accordo che la vedrebbe nelle liste del Pd (un totale 9 seggi per i radicali) e ministro in un eventuale governo Veltroni.
Per la Bonino, rimane da scioglere il nodo Pannella, annoso compagno di viaggio, sul quale peserebbe un veto dalle file del PD. “Non c’è di che preoccuparsi”, rilancia Boselli dalla nuova casa Socialista, “noi siamo disposti ad accogliere Pannella nelle nostre liste”.
Molti i segnali di accoglienza ai nuovi congiunti, ma anche un forte rifiuto da parte della teodem Binetti, che a Il Giornale aveva dichiarato nei giorni scorsi: “Il Partito democratico non ha bisogno dei radicali, la loro presenza dentro il Pd sarebbe destabilizzante, semplicemente per il loro stile e per le loro storie”.
Insomma, ci sarà da aspettare ai dettagli del programma per capire come si potranno conciliare posizioni diametralmente opposte su temi come le droghe, l’aborto, l’eutanasia…tanto per ricordare alcune battaglie dei radicali.
Veltroni intanto rassicura: “Chi entra nel PD sottoscrive il programma”. Sarà, ma quanto sono difficili da spiegare le scelte di Walter!(Agorà Magazine)