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In Belgio, la maggioranza degli Italiani si sente obbligata a votare socialista

di Renata Gemma, una italiana in Belgio

Egregio avvocato,

la ringrazio dell'opportunità che lei mi offre di esprimere la mia opinione sul voto all'estero.
Le ultime elezioni sono state una prova dell'assurdità del sistema di voto per corrispondenza.
I connazionali che hanno ricevuto le buste, hanno solo in piccola percentuale espresso un voto personale.
Cacciatori di voti hanno fatto il giro delle case per raccogliere le preziose buste e hanno quindi provveduto a votare per il loro candidato.
Un'altra “combinazione all'italiana”, che potrebbe essere evitata solo se ci fosse la possibilità di votare di persona nelle sedi dei Consolati.
Cio' che fanno, del resto, le altre nazionalità: Francesi, Americani.
Il voto per corrispondenza è un voto che si presta agli illeciti.
Inoltre, qui in Belgio, nella circoscrizione consolare di Charleroi, tutti gli Italiani hanno ricevuto una lettera del presidente del partito socialista belga : Elio Di Rupo, che li invitava a votare per il candidato della lista di Prodi.
Internazionale socialista o no, giudico che questa sia un'ingerenza ingiustificata nelle elezioni italiane.
Un abuso di potere perchè qui in Belgio, la maggioranza degli Italiani si sente obbligata a votare socialista.
Io no!! Penso e giudico con la mia testa e getto in pattumiera le lettere di chi mi scrive sollicitando il mio voto.
Sono lombarda e fiera di esserlo. Non apprezzo i sistemi mafiosi.
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