Caricature, osservazioni sui tic, vizi e virtù di personaggi pubblici. Duecento parole per dare un’idea
Sembra scivolare con movimenti veloci delle gambe. Non cammina tanto sono brevi i passetti. Si carica spesso di buste, carta, giornali, plichi e borse. L’una, la più grossa per tracolla, l’altra per i documenti a mano. Telefono sempre all’orecchio, parla poco ascolta molto. Magra come uno spillo sembra spezzarsi nei fianchi. Le cosce magrissime poco più grosse dei polpacci. Super attiva nel colloquio, comincia e finisce la frase, aggiusta e completa la risposta. Sorride affabile e distratta, propende per il contatto fisico sugli avambracci. Insospettabile donna di casa fa pensare ad una mamma affettuosa. La capigliatura inonda il collo, avvolge e bagna le spalle. Giacchettino stretto in vita, i pantaloni coprono tacchi a spillo vertiginosi. Sfugge, corre, è indaffarata. Non perde tempo neanche per un caffè; volentieri in compagnia di colleghe o giornaliste. Se la conosci è un’amica. Rassicura, concilia infonde fiducia. Siede in alto a destra ed in aula si fa sentire quando parla categorica, intransigente. Se Berlusconi appare da una porta dell’aula, si precipita dall’alto. Scende giù a valanga per salutarlo. Si fa largo a gomitate tra i capannelli di colleghi sino a presentarsi faccia a faccia sorridendogli. E’ una guascone, una moschettiere di Forza Italia. Nessuna aria da artista.