Cipro ultimo acquisto dell’Unione Europea

di Mauro Faroldi

Lo scorso primo gennaio la Repubblica di Cipro ha adottato l’euro. Un altro stato si è aggiunto a quelli dell’Unione Europea che hanno scelto una moneta comune. Di Cipro noi italiani ne sappiamo poco, sappiamo che una parte di questa isola, quella dove vivono i cittadini ciprioti di lingua greca, fa parte dell’Unione Europea e sta vivendo ormai da anni una fase di grande sviluppo economico, mentre “l’altra parte” dove si sono concentrati i turco-ciprioti e decine di migliaia di altri cittadini turchi provenienti dall’Anatolia, è di fatto occupata dalle forze armate di Ankara. Saperne di più non era facile, poiché fino a poco tempo fa in italiano non esisteva alcun testo di storia dell’isola.
Un testo, pubblicato lo scorso settembre dalla Argo Editrice, ci aiuta a saperne di più. L’autore Rocco Aprile ci racconta, in 154 pagine, con la sua Storia di Cipro, le vicende dell’isola dalle origini ai giorni nostri. L’autore, che circa 25 anni fa ha pubblicato un libro di storia della Grecia moderna, è un anziano professore di Calimera, uno dei comuni ellenofoni del Salento.
La parte più interessante della storia dell’isola è chiaramente quella più recente, cioè il periodo del dominio turco, terminato nel 1878, il successivo periodo del dominio inglese e ancora la più recente fase dell’indipendenza incominciata meno di cinquanta anni fa. Guardando la storia del periodo della “turcocrazia” veniamo a sapere che i rapporti fra la Chiesa Ortodossa e l’Impero del Sultano furono più di mutuo accordo che di contrasti inconciliabili. L’autore riporta che, una volta conquistata l’isola, i turchi «accordarono notevoli privilegi alla Chiesa Ortodossa», lasciarono ai cristiani ortodossi la libertà di religione e di proprietà, mentre «veniva soppressa la Chiesa Cattolica» e «i templi innalzati dai Lusingano furono trasformati in moschee» inoltre i latini persero il diritto «di possedere beni immobili in tutta l’isola». In questo modo la Chiesa Ortodossa, con l’aiuto dei “dominatori infedeli”, si liberò definitivamente della pericolosa concorrenza del cattolicesimo che era stato importato con il regno dei Lusingano sull’isola.
I problemi per la Chiesa Ortodossa arrivarono successivamente, con gli inglesi, quando «si affrontò il tema del regolamento istituzionale della Chiesa cipriota». I nuovi dominatori, come stava ormai accadendo in Europa dopo la rivoluzione francese, vollero dividere i poteri civili da quelli religiosi. Alla Chiesa fu tolta la prerogativa, concessa dal Sultano, di riscuotere i tributi e ai religiosi si tolse il privilegio «di non essere arrestati e di non subire punizioni umilianti per il loro abito». Solo nel 1930, dopo 52 di dominio inglese, gli inglesi riuscirono a privare la Chiesa «del diritto di esercitare la giustizia sui temi di diritto familiare». Questo sforzo di “separazione fra Stato e Chiesa” non fu né facile né completo. I dominatori non riuscirono mai a far pagare le tasse sulle vaste proprietà accumulate dalla Chiesa Ortodossa nel corso dei secoli. Questa “consuetudine”, nata ai tempi di Bisanzio e protrattasi durante la “turcocrazia”, riuscì ad imporsi in questa colonia del Regno Unito, da tutti ritenuto alfiere della democrazia, e dello stato di diritto.
L’autore riportando questi fatti evidenzia alcuni elementi sommersi dall’aspetto più conosciuto, quello degli ottomani oppressori dei greci ortodossi. Per questo, e per lo svolgimento quasi in cronaca degli avvenimenti, il libro di Rocco Aprile è sicuramente utile. Rimane il limite, nonostante la buona volontà dell’autore, che l’opera non è un parto di un “addetto ai lavori”, di uno storico di professione che sappia maneggiare la ricerca storica con più esperienza e disinvoltura.
Sarebbe auspicabile che nelle nostre università, dove abbondano e lavorano studiosi e ricercatori, si producessero studi e approfondimenti sulla storia della Grecia moderna e dell’Ellenismo.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy