Il Partito Democratico rischia di scivolare sul populismo

La sceneggiata sulla distribuzione di uN tesoretto che non c’è o che, se c’è, non si vede rischia di portare la campagna elettorale sul piano scivoloso del populismo e della demagogia. L’impressione è che il tesoretto fantasticato dal centro sinistra non esista proprio. Abbiamo invece l’impressione che al posto del tesoretto ci sia quella voragine nei conti pubblici che il sole 24 ore ha stima in circa 7 miliardi di euro.
In queste condizioni promettere, come ha fatto Veltroni domenica a Spello, la detassazione dei redditi dei lavoratori dipendenti rischia di essere un inganno demagogico degno di una repubblica delle banane. Il centro sinistra ha fallito clamorosamente i suoi obiettivi programmatici. Le parole del commissario europeo Almunia sui conti del 2008 gettano un’ombra inquietante sulla situazione di finanza pubblica. Sarà bene d’ora in avanti che il PD e il suo leader Veltroni leggano bene le carte e attendano almeno la trimestrale di cassa per avere una rotta sicura. Diversamente saranno puniti dagli elettori in modo più pesante di quanto non lo saranno in quanto eredi diretti del governo Prodi.

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