"VELTRUSCONI", UNA MINACCIA O UNA RINASCITA?

DI ERMANNO FILOSA

“Una cosa sembra certa: dal quartire generale del Pd non provengono segnali che si intenda fare una campagna elettorale all'insegna dell'antiberlusconismo. Vedremo. Vi è chi fin da adesso ipotizza un Governo con la presenza di validi esponenti del Pd insieme al Polo. Se fosse così, l'italia scriverebbe una grande pagina di rivoluzione rinascimentale”

Le lotte elettorali sono competizioni forti e accese. Non sono una levata delle mani al cielo con spirito mistico. È stato sempre così: serrato confronto di idee, contrapposizioni di opinioni, proposte e controproposte. Ma recenti segnali che cogliamo sulla stampa nazionale, e qualche parolina all’orecchio che proviene da alcuni ben accreditati quartieri generali delle sedi che architettano le campagne elettorali, ci inducono a pensare che ci avviamo verso una campagna elettorale “buonista e responsabile”. Che cosa significa? È mai possibile, che assisteremo ad una lotta elettorale quasi “finta”?

È già terminato allora il clima di feroce contrapposizione, quando l’Unione fu un gran maramaldo sul declino italiano imputato a Berlusconi… e Berlusconi che diede dei “coglioni” agli elettori che avessero votato per la sinistra? Miracoli possibili del far politica. Ed allora vanno messe in un angolino le demonizzazioni. Finalmente, forse.

Si apre una campagna elettorale difficile. Se non sarà selvaggia ci guadagneranno entrambi sia Berlusconi che Veltroni, si sostiene da piu’ parti. E un accordo si può sempre trovare dopo il voto. Semplice, in apparenza. Ai falchi del centrodestra fischiano le orecchie. Anche il più focoso dei rinfocolatori dovrà arrendersi all’evidenza. E a sinistra? Il fatto che Veltroni vada da solo gli permetterà di liberarsi una volta per tutte del ricatto dei Santoro, dei Travaglio, dei professionisti della gogna mediatica. Quindi si apre una nuova era, per formare la costituente di un'Italia allo sbando e confusa. Costruire un nuovo assetto, e dare credibilità internazionale.

L’idea di società che il Pd propone ancora deve esser ben chiarita: se è liberale ed occidentale oppure sta ancora in un paese di mezzo tra l'intelligenza e la memoria, tra il presente e l'identità. In altre parole, può il Pd, diviso tra prodiani e non prodiani, parlare rivolto a tutti gli italiani e non soltanto al giustizialismo indistinto e alla lotta civile? La mente del Pd , dovrà ancora ben sciacquare le proprie meningi per purificare una visione chiara del divenire della Storia e quindi per essere seriamemnte propositivo nel presente. Nella possibile azione futura di Governo.

In questo clima, si comprende perchè nell’Udc nascano nuove tensioni. Il partito di Casini avverte fin d'ora: «Saremo comunque determinanti, alla Camera e al Senato», evocando un braccio di ferro con gli amici di cordata. Una scelta obbligata, ma non agognata l'alleanza «dettata dalla legge elettorale». Bel pasticcio. E il segretario Cesa è ancor più esplicito: «Se vinceremo e il governo sarà politico, lo guiderà Berlusconi. Se invece si andrà verso un esecutivo istituzionale, si aprirà un altro discorso». Casini riscalda i muscoli.

Il Cavaliere: “sarò sorprendente”. Silvio ha vivo nella mente un sogno: il governo «per le riforme» che già propose da sconfitto due anni fa e che ora vorrebbe rilanciare da «vincitore». In verità ci sono cose condivise che il “Veltrusconi ” possono fare insieme. Così, accanto a un programma stringato della Cdl, il nostro Silvio ipotizza «alcune riforme» da varare «con approccio bipartisan». Ecco cosa si cela dietro il disegno berlusconiano della «stagione costituente ». E finalmte il Cavaliere ha compreso che le Grandi Riforme, come quella della giustizia o della organizzazione dello Stato, o si fanno insieme con grandi intese, o poi vengono cancellate alla prima occasione. Il tormentone di questa battaglia elettorale sarà: “Veltrusconi”, una minaccia o una rinascita?

Una cosa sembra certa: dal quartire generale del Pd non provengono segnali che si intenda fare una campagna elettorale all'insegna dell'antiberlusconismo. Vedremo. Vi è chi fin da adesso ipotizza un Governo con la presenza di validi esponenti del Pd insieme al Polo. Se fosse così, l'italia scriverebbe una grande pagina di rivoluzione rinascimentale.(Il Messaggero italo-peruviano)

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