Elezioni Presidenziali degli Stati Uniti: non dimentichiamoci di McCain.

Giovanna Canzano dialoga con Giovanni LUBRANO

Sulle elezioni presidenziali americane abbiamo chiesto il parere allo storico Giovanni Lubrano di Scorpaniello

CANZANO – Lei Lubrano per chi tifa?

LUBRANO – Premesso che non si tratta di tifo da stadio bensì di una autentica consultazione di popolo che sceglie con vere elezioni primarie in ognuno degli stati dell’Unione americana i candidati repubblicano e democratico per la corsa alla Casa Bianca, io esprimo sincera ammi razione per il sistema d’oltre oceano assolutamente libero e non condizionato da alcuna pressione ambigua o da giochetto di palazzo. Certo i candidati devono raccogliere un’enorme quantità di soldi perché le varie passeggiate nei 50 stati dell’Unione costano. Però tutti i contributi sono assolutamente registrati per cui ogni cittadino americano, oltre a sapere quanto dà per il proprio candidato, conosce nel dettaglio tutti i soldi che sono affluiti nelle casse del partito del candidato avverso. Discutere troppo come si fa oggi soprattutto in Italia sui democratici Clinton e Obama è senz’altro interessante: la prima volta di una donna, la prima volta di un negro. Però si corre il rischio di dimenticarsi che c’è un terzo incomodo che, come recita l’antico testo, potrebbe fregarli entrambi.

CANZANO – A chi si riferisce?

LUBRANO – Al senatore John McCain candidato quasi sicuro per il partito repubblicano o gop (grand old party), non solo perché illustre veterano della guerra del Vietnam ma anche soprattutto abile uomo politico, certamente non in sintonia con i vertici del partito e che potrebbe dare al gop quello scossone che tutti i moderati illuminati del mondo auspicano da tempo.

BIOGRAFIA
Giovanni Lubrano di Scorpaniello (si f irma GL) è giornalista professionista e storico.Nato a Tripoli di Libia, si è laureato a Roma, università degli studi, facoltà di scienze politiche, nel 1970. Ha lavorato nella direzione nazionale del partito socialista italiano quale funzionario addetto alla segreteria generale con il sen prof. Francesco De Martino dal 1964-72. Nel periodo della unificazione socialista tra psi e psdi, per designazione della segreteria socialista, svolse funzione di raccordo tra le segreterie del psi-psdi unificati ed il presidente del nuovo soggetto politico, vice presidente del consiglio, on. Pietro Nenni. Esperienza maturata tra il 1966 ed il 1969. Nel 1968 Lubrano preferì di rimanere a lavorare nella direzione socialista, benché lo stesso De Martino, entrato a far parte del Ministero Rumor in qualità di vice presidente del consiglio, desiderasse fortemente la sua presenza nel ga binetto presidenziale di Palazzo Ghigi. Per l’infausta scissione del 1969 de Martino, appena tornato al timone del psi, volle che Lubrano continuasse a collaborare direttamente con lui. Nel frattempo Lubrano, con Giorgio Cabibbe, Mimmo Liguoro, Agostino Saccà e Enzo Leone aveva dato un decisivo impulso all’’alleanza tra dematiniani e manciniani che, nella federazione giovanile socialista italiana, avrebbe di gran lunga anticipato la svolta politica nota col documento ‘De Martino-Mancini-Giolitti-Viglianesi e, nell’estate del 1969 avrebbe provocato il rovesciamento del segretario del partito socialista unificato Mauro Ferri. Lubrano seguì De Martino a Palazzo Ghigi nei governi Rumor e Colombo e, successivamente, fu eletto membro del comitato centrale socialista per la corrente De Martiniana nei congressi di Genova 1972 Roma 1976 Torino 1978.Negli anni in cui De Martino dopo la svolta del Midas fu costretto al ruolo di minoranza nel psi di Cr axi, Lubrano diresse l’agenzia di stampa della corrente demartiniana o di quel che ne rimaneva, che si chiamava ‘Unità e Riscossa socialista’.Da molti anni Lubrano segue come storico le vicende militari e politiche della patria Italia ed è commendatore della Repubblica dal 2 giugno 2003.
giovanna.canzano@email.it

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