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RICERCA/CNR, Maiani resta un cattivo maestro

“Nonostante la ratifica del CdM, Maiani resta un cattivo maestro. La sua firma sul documento dei 67, ha fornito ai giovani studenti un pessimo esempio di tolleranza. E chi ci garantisce che alla guida del più prestigioso istituito di ricerca italiano non faccia altrettanto? I cattivi maestri tradiscono il loro compito e minacciano di perpetuare nei giovani quel virus che alla lunga produce violenza. E dire che sia Sircana che Rutelli, dopo la caduta del Governo si erano affrettati a dire che tutte le nomine sarebbero avvenute in maniera condivisa. In Commissione Cultura alla Camera, non ci è stato possibile visionare nemmeno i 43 curricula degli altri aspiranti. Il massimo dell’informazione che ho potuto avere, è stato dilettarmi in una ricerca curriculare online (basta andare su google scholbar, il motore di ricerca sulle pubblicazioni del mondo accademico), da dove è venuto fuori che anche gli altri concorrenti godevano delle qualità idonee, se non superiori per poter essere inseriti nella rosa di finalisti. Che cosa è successo nel frattempo? Qualcuno si ricorderà pure delle acerbe dichiarazioni di Prodi, quando nel 2006 rispose ad un cronista “che cosa vuole che sappia, io, della sicurezza del Papa? Non so nulla in proposito, se la vedranno le sue guardie svizzere…”. Della serie, le ostilità non sono mai cessate!”

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