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Mi dispiace che Prodi non sia caduto per merito dell’opposizione

Intervista al Senatore Gianfranco Rotondi DCA-PRI-MPA

Come giudica lo marcamento di Baccini dall’Udc di Casini?

Rispetto il suo progetto politico perché è coraggioso e rischioso al tempo stesso. Ma non ne vedo le condizioni né elettorali né programmatiche anche perché il centro è diventato uno slogan che si mettono tutti in bocca. Non si ricorda più esattamente cosa era il vero centro politico in Italia.

Lei ha incontrato il Presidente Marini, cosa gli ha detto?

Gli ho detto garbatamente che non avremmo votato il suo governo e gli sconsigliavamo di presentarlo perché fuori tempo massimo. Nessuno di noi ha voglia di fare campagna elettorale. Il sindacato dei deputati è sempre riluttante alla campagna elettorale. Se i parlamentari dicono che bisogna andare al voto, vuol dire che proprio non ci sono le condizioni per continuare.

Il bipolarismo è finito?

Ma forse non è mai partito. In ogni caso c’è una legge elettorale che garantisce che chi vince governa come è capitato anche a Prodi. E’ falso che cada per la legge elettorale. E’ vero che cade perché metà dei suoi, in fondo, hanno cominciato a remare contro. Quindi il premier ha ragione di avere disappunto ma indirizza male sulla legge elettorale, è una riflessione più ampia.

Lei ha un solo motivo per cui le possa dispiacere questa crisi di governo?

Mi dispiace una sola cosa che in effetti è avvenuta più per una dissoluzione della maggioranza che per una iniziativa dell’opposizione e questo non rappresenta una vittoria per l’opposizione.

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