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Settimana bianca del PD all’estero

di Gennaro Sposato

In una Winter School organizzata dal PD approfondimento e discussione dei Democratici nel Mondo

Nella suggestiva cornice della Festa del PD sulla Neve a Moena, ha avuto luogo la prima Winter School dei Democratici nel Mondo.
Riforme e proposte politiche per gli italiani all’estero, ma anche costruzione e radicamento del nuovo partito nel mondo, sono stati questi i temi sui quali si sono confrontati i delegati, aderenti e simpatizzanti provenienti da svariati paesi europei ed extraeuropei.
“Una giornata molto produttiva”, ha espresso la sua soddisfazione Maurizio Chiocchetti, responsabile del PD per gli italiani nel mondo. “Il dibattito politico italiano si avvita spesso su se stesso, provocando la disaffezione dei cittadini di cui tanto si sta parlando. Attraverso queste iniziative di natura seminariale, che favoriscono il confronto, la partecipazione concreta e l’approfondimento, intendiamo dare un segnale di inversione a questa tendenza.”
Il 2008, su questo tutto i partecipanti erano d’accordo, dovrà essere l’anno delle riforme anche per gli italiani nel mondo: razionalizzazione della rete consolare al fine di garantire servizi più efficaci ed efficienti, cittadinanza e solidarietà verso le nostre collettività che vivono in paesi con maggiore disagio sociale, ruolo del CGIE e riforma per favorire il coinvolgimento delle giovani generazioni e quindi il necessario ricambio generazionale.
Franco Danieli, vice ministro per gli italiani nel mondo, ed Elio Carozza, segretario generale del CGIE, hanno quindi avuto modo non solo di illustrare le numerose iniziative che rispettivamente hanno promosso e coordinato nell’anno appena trascorso, ma anche di tirar fuori il taccuino e prendere appunti sulle tante proposte e sollecitazioni provenienti dai partecipanti al seminario.
“La composizione della comunità italiana nel mondo sta cambiando velocemente, anche rispetto a come era solo 10 anni fa”, ha osservato Elio Carozza. “Oggi solo il 30% degli italiani all’estero è nato in Italia. La prima generazione, quando ha lasciato l'Italia, aveva una cultura in comune. Oggi l’elemento che accomuna rimane la provenienza, ma gli stili di vita, le problematiche e le richieste sono molto diverse da paese a paese. Ovvio che questa dinamica investa anche il CGIE ed i partiti italiani, che dovranno adeguarsi e soprattutto crescere per essere all’altezza del ruolo che dovranno svolgere in futuro.”
Definiti e discussi i contenuti, il seminario si è concentrato sulla fase di costruzione e radicamento del Partito Democratico tra le comunità italiane nel mondo. D’accordo con le riforme Michele Schiavone, dirigente del PD in Svizzera: “C’è un vasto consenso intorno alle linee guida della nostra azione. Tuttavia dobbiamo tener presente che l'opera di governo non può prescindere da una presenza organizzata del PD.” Schiavone ha quindi invitato tutti i presenti a fare in fretta, a fornire il partito di adeguate forme di rappresentanza che consentiranno alle Democratiche ed i Democratici di essere realmente presenti sul territorio.
Per raggiungere tale finalità, la struttura estera del Partito Democratico troverà un esplicito riconoscimento nello statuto del PD. Così come previsto per le Regioni, anche alla Circoscrizione estero verrà riconosciuta l’autonomia politica ed una rappresentanza all’interno degli organismi nazionali del PD.
“Con questa Winter School – spiega Chiocchetti – abbiamo focalizzato bene le nostre priorità, coinvolgendo e facendo partecipare le persone. I nostri aderenti, simpatizzanti ma anche semplici cittadini interessati che hanno seguito il nostro dibattito, hanno tutti espresso il loro apprezzamento. Per questo motivo intendiamo far diventare questa novità un appuntamento fisso delle Feste del PD sulla neve, già a partire dall’edizione del prossimo anno, che si terrà sempre sulle Dolomiti.”

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