Gianni Pittella, Europarlamentare (PD/PSE)
Non mi sono accodato in questi giorni terribili e così tristi per una città, Napoli, che molti di noi amano profondamente, al coro di demagogia, di analisi approssimative e di giudizi liquidatori con cui, più che cercare la soluzione, si indicava un bersaglio da fucilare.
Non mi sono accodato perché oggi ciò che serve è risolvere, è chiudere il capitolo e tornare alla normalità e alla civiltà, è restituire a Napoli e alla Campania la dignità e il prestigio, la bellezza e il fascino, la salubrità e la competitività che meritano.
Non voglio rimuovere il capitolo delle cause e dei responsabili. Quando sarà tempo andrà aperto e vedremo che non c'è uno o due ma una pluralità di colpe, e che la colpa principale è lo scarto tra il dire e il fare, cioè proprio il succo del riformismo.
Oggi il Governo ha assunto decisioni importanti con la volontà di ridare responsabilità agli enti locali uscendo dalla logica del commissariamento, e di garantire l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti. Scelte queste che consentono di guardare con piu fiducia al presente e al futuro.
Tali decisioni permettono anche di rispondere in modo convincente alle legittime richieste europee. Ora si tratta di sostenere tali scelte con una coralità degna di una classe dirigente responsabile e meritevole di guidare il Paese.