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Una "Sapienza" priva di "Saggezza"

Lettera
di Enrico Girardet, Argovia

Si fa l’inventario dei danni provocati dall’incidente “Sapienza e Ratzinger”. L’Italia invece di risolvere i suoi problemi, insiste a restare in uno stato di guerra di religione permanente. Ratzinger “volente o nolente” seguita a polarizzare.
Di chi è la colpa di tutto questo? La colpa è della classe dirigente italiana succube del prestigio papale, inconsciamente suddita del Pontefice.
Il responsabile maggiore è, a mio avviso, proprio il rettore di “La Sapienza” Renato Guarini: non ha saputo interpretare né i sentimenti dei suoi colleghi, né quelli di buona parte dei suoi studenti, né quelli dei laici italiani. A lui è mancato il senso dell’opportunità, è mancata la saggezza.
Notamente è uso invitare a parlare a “La Sapienza”, in occasione dell’apertura dell’anno accademico, una personalità di rilievo del mondo della cultura, della politica o dell’economia anche estera. Invitare a parlare “questo” Papa “in questo momento” è stato un errore gravissimo. Si direbbe che Guarini abbia voluto dare una mano a Josef Ratzinger nella sua opera di polarizzazione.
Non resta adesso che leccarsi le ferite, questa volta profondissime, in un paese che fa fatica a vivere in modo serio e consapevole sia il suo cattolicesimo che il suo laicismo.

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