Siamo allo Stato delle procure

Il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi per corruzione è l’ultima, straordinaria fantasia partorita da quella terra di gioia e d’angoscia che è Napoli e la sua regione. Fra montagne di rifiuti e di mondezza, abbandonati lì senza responsabilità di alcuno, fra gente condannata a subire avvelenamenti e condizioni di vita quale non si vedono più in nessun angolo della terra, l’orecchio delle Procure non si stacca mai dai telefoni.
Nessuna telefonata è stata intercettata per capire chi ha lasciato Napoli allo sbando, chi ha condannato milioni di persone a vivere come in un lazzaretto … No, i magistrati di quella terra sono tutti occhi e orecchie per la signora Lonardo e suo marito Mastella, per il presidente di Forza Italia e il direttore di Rai fiction. Mai una volta, una sola, che venissero intercettati camorristi, guappi, assassini, spacciatori, schiavisti … Se non fosse per Mastella, si direbbe che la Campania sarebbe una terra felice!!! Evidentemente, in attesa che arrivi lo Stato di polizia siamo allo Stato delle Procure. C’è una nuova tavola dei delitti che si sta scrivendo in Italia

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