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Mastella il "maggiordomo" della seconda Repubblica

“Con Mastella si apre nel 1994 la seconda Repubblica e con la sua probabile fine si chiude” (lo afferma il Sen. Amedeo Ciccanti parlando in un convegno organizzato dai Circoli della libertà ad Ascoli Piceno). “La perentoria condizione posta da Mastella alla maggioranza di Prodi, anche se sarà accomodata all'ultimo minuto, segna la fine della presunzione di un'autosufficienza politica arrogante del centrosinistra e di un bipolarismo da 12 anni fondato su due leader che si sono resi insostituibili”. Questo tipo di bipolarismo ha portato l'Italia in un vicolo cieco: ha sterilizzato la politica a favore delle oligarchie di una partitocrazia senza partiti ed è rimasta in balia di gruppi di poteri esterni (banche, editori, magistrati e corporazioni varie); ha sovrapposto gli interessi di potere e di parte a quelli generali e non riesce a liberarsene senza dover frammentare se stesso; è impossibilitato ad autoriformarsi con una nuova legge elettorale, perchè cancellerebbe i suoi deleteri protagonisti”. “Se l'antipolitica è il contrario di una buona politica, allora i protagonisti stanno nei palazzi e non fuori come si vorrebbe far credere con Beppe Grillo”.

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