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Caro Bassolino

di TOMMASO MERLO

Sono un giovane cittadino del nord, per me i rifiuti non sono mai stati un problema. Ci ho messo un po' ad imparare a differenziare carta, vetro e il cosiddetto umido, ma una volta capito mi sono sempre recato nei cassonetti colorati del mio paese a fare il mio dovere di cittadino moderno. In tanti anni ho sempre trovato i cassonetti del mio paese vuoti o comunque pronti a ricevere il mio contributo di consumatore. Mi piace contribuire differenziando i rifiuti che produco anche perché nel mio piccolo, è un modo per partecipare al rispetto ambientale del mio Paese.

Non sono un idealista ambientalista e forse nemmeno un cittadino modello, ma differenziare i rifiuti non costa nulla. E prima di osservare la devastante crisi dei rifiuti che affligge da la Sua Regione, non avevo nemmeno mai pensato alla filiera dei rifiuti che dai cassonetti va fino ai grandi impianti di smaltimento. Sapevo si trattava di una industria innovativa molto redditizia, ma non l'avevo mai vista come un problema ma anzi, una nuova risorsa da cogliere. E poi, in genere, le cose che rendono sono più facili da gestire, anche nel settore pubblico come il Suo.

E non avevo nemmeno mai pensato, caro Bassolino, di attribuire particolari meriti ai miei amministratori per essere in grado gestire i miei rifiuti senza che nemmeno lo notassi. Vedendo le vicissitudini della sua Regione, però, mi devo ricredere. O meglio, mi sorge un dubbio: o i miei amministratori locali sono dei fenomeni, oppure lei è incompetente. Di sicuro mi risponderà che la situazione in Campania è molto più complessa che qui nel nord. E che vi sono problematiche al di fuori della mia conoscenza. Sarà, ma in genere le cose fuori dalla portata dei cittadini puzzano come l'immondezza.

E poi alla fine si tratta sempre di rifiuti, e tutto è riconducibile alla legge della domanda e dell'offerta. Ci vogliono impianti proporzionali alla produzione, tutto qui. E bisogna ovviamente agire per tempo. Le mancavano forse i soldi? Non mi risulta. Le mancava forse il potere per decidere? Nemmeno quello. E le due cose vanno di pari passo. Del resto sanno tutti che Lei, caro Bassolino, è da oltre un decennio l'uomo politico più importante della Campania, sindaco del capoluogo, Ministro, governatore, insomma quello che in altri tempi e luoghi si potrebbe definire un barone.

Difficile credere, quindi, che data la sua posizione politica, non siano passate dalla sua scrivania decine pratiche sulle questione rifiuti. Chissà quante carte ha dovuto firmare, chissà quante riunioni, quanti milioni di soldi pubblici in studi e consulenze per approfondire la materia. Ebbene, caro Governatore, anche con i tempi biblici dell'amministrazione italica, sembra essere arrivato anche per Lei il momento della verità. Già, le strade della Sua Regione sono piene zeppe di cumuli di spazzatura nasuabonda e nociva per la popolazione e per la reputazione del nostro paese.

Da giorni sono tempestato di e-mail da amici sparsi per l'Europa che mi chiedono se the Naple garbage issue sia tutta una montatura giornalistica oppure corrisponda a verità. Con vergogna dico che è tutto vero, ma li assicuro che presto si risolverà tutto. Ecco, parliamo della soluzione che è meglio. Non sono un tecnico e nemmeno un amministratore, ma nel mio piccolo di cittadino italiano, ho maturato una certezza: se Lei si facesse da parte tutto sarebbe più facile. Del resto se Lei non avesse responsabilità in questa vicenda , chi ne dovrebbe avere? Io, forse, precario di un paesello del nord? O forse Lei, Barone assoluto partenopeo dalla carriera ultradecennale?

Le chiederei una cortesia, prima di lasciare la poltrona, sarebbe utile se facesse i nomi degli artefici di tale disastro. Tutti, uomini delle istituzioni e no, suoi amici e no, in modo che i Suoi successori abbiano gli elementi per cominciare a lavorare. Glielo chiedo in maniera spassionata e sono consapevolmente dispiaciuto che una Sua dimissione in questo momento della storia della sua Regione significherà la fine della Sua carriera politica. Ma queste sono questioni secondarie, per Lei come per me, caro Bassolino, conta solo il benessere dei suoi cittadini e la reputazione del nostro paese.
Cordialmente,

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