Buttiglione e Marconi: diagnosi preimpianto, erano più laici i vecchi democristiani

Dura posizione dei senatori dell’UDC Rocco Buttiglione e Luca Marconi sull’ordinanza del giudice di Firenze che dispone il non rispetto delle linee guida della Legge 40, consentendo la diagnosi preimpianto dell’embrione:

“Assistiamo oggi in Italia ad una pericolosa involuzione contraria ai più elementari principi dello stato di diritto e dello spirito liberale.
Cosa ancor più grave è che simile tradimento venga accolto dagli applausi dei ministri della Repubblica, come la gentile onorevole Giovanna Melandri, che dovrebbero essere invece i garanti costituzionali della legge qualunque essa sia, anche se l’hanno osteggiata e non votata.
C’era più rispetto della legge nella prima Repubblica da parte dei vecchi DC i quali, nonostante la loro forte avversità, applicarono con correttezza le leggi sul divorzio e sull’aborto.
Va posto immediato rimedio a questo stato di cose perché non può essere tradita la Legge 40, le sue indicazioni e le sue linee guida.
Al cieco furore laicista, che si rifiuta di ridiscutere la legge sull’aborto a trenta anni dalla sua emanazione, opponiamo la capacità laica e cristiana di ragionare intorno alla verità delle cose perché ogni legge, compresa quella sulla fecondazione artificiale, possa essere migliorata.
Certamente nessuna autorità della Stato è autorizzata a non applicarla o addirittura disattenderla: la Legge 40, confermata con larghissimo consenso popolare, resta un pilastro di civiltà giuridica e scientifica nel tormentato campo della bioetica”.

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