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Cari italiani dei Caraibi, Buon 2008

di Ermanno Filosa*

Nell'approssimarsi del Nuovo Anno, il Presidente del Comites della Repubblica Dominicana e dei Caraibi, Ermanno Filosa, ha diffuso un messaggio di auguri a tutti i connazionali e agli italo-caraibici

Cari connazionali, cari dominicani di origine italiana,

desidero rivolgere a tutti Voi e alle Vostre famiglie sincere parole di auguri, che siano significative dei più stretti e cordiali rapporti avviati tra di noi negli ultimi mesi. Il nuovo anno sia fecondo di successi e di soddisfazioni per la nostra comunità, per la nostra Italia, e per il Paese in cui abbiamo scelto di vivere.

Senza la cultura italiana, senza la creatività e lo spirito di iniziativa che ci hanno reso protagonisti della Storia, il mondo oggi sarebbe diverso, forse peggiore: perchè l’innesto dell'intelligenza italiana ha reso possibili conquiste essenziali per il progresso della umanità e ha dato risalto all'avventura umana sulla terra.

Il 5 dicembre scorso ho partecipato, unitamente all’Ambasciatore Guicciardi e alle delegazioni associative degli italiani, alla celebrazione del “Giorno dell’ emigrante italiano”, in cui si è ricordata, fra le altre cose, la grande impresa di Cristoforo Colombo, italiano nato in Italia, che ha dato inizio alla cosiddetta scoperta del Nuovo Mondo toccando terra nelle fantastiche spiagge dell'isola di Santo Domingo. È qui che ha avuto inizio, simbolicamente, ciò che gli storici chiamano “epoca moderna”.

Le nostre capacità e la nostra dedizione al lavoro, la forza creatrice, la tenacia, sono riconosciute in tutto il mondo. Cent'anni fa, il 6 dicembre 1907, nella tragedia mineraria di Monongah in Usa, sono scomparsi minatori italiani impegnati con il loro duro lavoro nella costruzione di un grande Paese dell’Occidente; tutto il mondo Occidentale riconosce adesso che aver accolto l'emigrazione italiana ha reso più veloce il progresso sociale e civile, morale ed economico di intere generazioni.

Oggi l’Italia è un grande Paese di accoglienza, speranza e riscatto, grazie anche al lavoro degli italiani all’estero che per decenni con le loro rimesse hanno sollevato la economia italiana stupendo il mondo con il famoso “miracolo economico“ degli anni ’60. Senza la capacità degli italiani all’estero l’Italia sarebbe oggi più piccola, provinciale; la sua immagine positiva nel mondo è dovuta alla italianità difesa dagli italiani sparsi nei cinque continenti.

Il “Made in Italy” è protetto dagli italiani all’estero, che con orgoglio lo segnalano alle popolazioni ospitanti, e indicano la qualità superiore della tecnologia e della scienza, oltre che dei settori tradizionali. La ristorazione italiana nel mondo ha insegnato a tutti il buon vivere, i sentimenti dello stare insieme intorno ad una buona tavola, il gusto del colloquio aperto con l’eccellente vino italiano e la difesa di valori eterni come quello della famiglia e della pace.

La nostra stessa italianità, si dice da più parti, è messa in pericolo. Un momento, ci sono gli italiani all’estero; agli Italiani all’estero spetta il compito di difendere l' italianità, gravemente compromessa. Siamo cattolici, europei, occidentali, moderni e progressisti. Italiani veri, siamo “globalizzanti”, e quindi indispensabili al processo di modernizzazione universale.

Tocca allora proprio agli Italiani all’estero l’onore e l'onere di indicare alla insopportabile tribuna degli “italiani anti-italiani” il senso dello straordinario patrimonio che è sotto i loro occhi e che non vedono; l’Italia è grande, culla millenaria di civiltà storiche: essere italiani significa portare nel mondo le radici di un popolo e sopportare il clima dell'adattamento alle nuove situazioni ambientali e culturali. Significa essere forti. Nell’animo. Nella certezza dei sentimenti. Nella qualità dei valori assoluti. Gli Italiani all'estero sapranno difendere la loro storia e il loro futuro.

La Repubblica Domicana apprezza il contributo dato al suo progresso in tutti i campi dagli italiani e dagli italo-dominicani. Uomini di Governo, sanatori, onorevoli, imprenditori, amministratori pubblici, oggi sono di origine italiana. Secondo stime credibili, quasi in ogni famiglia dominicana esiste una presenza italiana; è in corso un lento processo di amalgama dell'italianità con la struttura socio-economico dell'identità dominicana: quando tale assorbimento sarà completato, la vita culturale ed economica di questo Paese sarà migliorata e saranno superate le evidenti disaguaglianze sociali che ancora tormentano la coscienza collettiva.

Tutti insieme dobbiamo fare ogni sforzo per costruire la Comunità Italiana. Il Comites di Santo Domingo non si stancherà mai di ringraziare l’Ambasciatore Guicciardi che ha accolto le nostre proposte per rendere più efficiente e regolare i servizi consolari: un consolato che funziona adeguatamente, risolve il 90% di tutti i bisogni degli italiani.

E' con questi sentimenti che auguro a tutti Voi ed alle Vostre famiglie, alle persone che amate, un felice 2008 ricco di prosperità e salute.

*Presidente Comites RD

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