Richiesto da Romagnoli un dibattito parlamentare su Alitalia

ROMA – “Chiedo un immediato dibattito parlamentare con la presenza del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’Economia, in merito alla vicenda dell’Alitalia, in vista della trattativa con il gruppo Air France-Klm per la privatizzazione dell'ex compagnia di bandiera italiana”, a sostenerlo è l’on. Massimo Roamgnoli, parlamentare di Forza Italia eletto nella Circoscrizione Estero, ripartizione Europa.
“La privatizzazione – prosegue Romagnoli – mi trova d’accordo, però non possiamo far passare in secondo piano le ricadute negative sull’occupazione, sul trasporto dei passeggeri e soprattutto sul trasferimento di merci, che saranno dirottati su vari scali prima di arrivare a destinazione. Non ci saranno più voli diretti da Milano Malpensa, ma sia merci che passeggeri dovranno transitare per altri scali quali Amsterdam, Parigi e Francoforte, con un enorme danno e disagio in termini di tempo ed enormi danni economici”.
“L’Italia – aggiunge – rischia un declassamento di fronte alle altre Nazioni europee, che cercheranno di approfittare di questa opportunità, che noi stessi stiamo concedendo, per imporsi con più aggressività sui mercati europei ed intercontinentali rispetto al costo delle merci ed alle tariffe dei passeggeri”.
“Non dimentichiamo – commenta Romagnoli – che negli ultimi 10 anni l’Alitalia è costata 12 miliardi di euro. Io da oltre 18 mesi sto denunciando questa vicenda che vede in piena crisi l’Alitalia, adesso chiedo un’immediata soluzione con il contenimento di enormi disagi. Chiedo anche come mai Cgil- Cisl-Uil in silenzio per anni, giocando una partita equivoca in questi ultimi 12 anni, improvvisamente dichiarano di non essere d’accordo con questa trattativa. I sindacati per anni sono stati conviventi con una situazione che è costata al paese in termini finanziari oltre 12 miliardi di euro, senza mai nulla proporre se non una sterile propaganda di dinieghi. Evidenzio che la società Lagabue, società di catering che fa servizio su Milano e su Roma, ha già messo in cassa integrazione circa 500 lavoratori ed altri licenziamenti sono attesi a breve”.
“Da questa operazione cosa ne ricava l’Italia? – conclude il deputato forzista – Queste sono ancora una volta le cattive iniziative politiche del Governo Prodi, che sta smantellando le industrie di Stato. Prodi non è nuovo a simili iniziative ed operazioni in quanto ricordiamo bene la sua permanenza ai vertici dell’Iri, quando svendeva l’intera industria di Stato”.

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