Ammonta a ben 92,3 milioni di euro il taglio che colpira' le risorse destinate al ministero dell' Universita' e Ricerca, a causa del pacchetto di emendamenti presentato e votato lo scorso 14 dicembre in Commissione Bilancio della Camera.
E' quanto ha fatto sapere il ministro dell'Universita' e Ricerca, Fabio Mussi.
'Di questi fondi che dovrebbero essere tolti al mio ministero 87 milioni andrebbero a colpire il fondo di finanziamento ordinario dell'universita', quindi colpendo l'universita' e gli enti pubblici di ricerca. Una parte sostanziosa di risorse, contenuta nel pacchetto emendamenti, e' di 30 milioni di euro ed e' quella usata per chiudere l'accordo con i camionisti'.
Il valore complessivo del pacchetto di emendamenti presentati oggi alla commissione Bilancio della Camera e' piuttosto sostanzioso, ha spiegato Mussi, visto che ha raggiunto la cifra di 180-190 milioni. 'Tolti i 30 milioni per i tir, c'e' una miriade di piccoli emendamenti, di qualche centinaia o milione di euro, briciole pilotate da singoli deputati, che uniti insieme sono un bel gruzzolo'.
La copertura finanziaria del pacchetto 'avviene con un taglio della tabella C, che prima era dello 0,5% e che ora, per coprire l'aumento di risorse da destinare, e' arrivato all'1,2%. Una parte consistente della tabella C comprende i fondi di investimento del Miur per universita' ed enti pubblici di ricerca'. Se si dovesse mantenere il taglio all'1,2%, i tagli alle risorse ministeriali salirebbero a 95 milioni di euro nel 2009 e 160 nel 2010.
'Togliere risorse a universita' e ricerca e' un atto molto grave e suicida per il paese. Ho ricevuto in privato rassicurazioni che si rimediera', ma vorrei rassicurazioni pubbliche e formali, soprattutto da Prodi e Padoa Schioppa, possibilmente oggi che si vota la fiducia. Io mi impegno a votarla, ma nella verifica di gennaio la questione delle risorse destinate a ricerca e formazione superiore pesera' come un macigno'.
“Ancora una volta, lo schema è quello tipico: la categoria che può farlo ricatta il Paese e alla fine viene accontentata”. Questo l'amaro commento dell'Associazione Luca Coscioni per la liberta della ricerca scientifica. “E la ricerca? Le risorse che sono destinate al futuro ed al progresso del paese? In caso di sciopero degli scienziati e ricercatori non si bloccherebbero le autostrade né vi sarebbe la penuria della merci nei supermercati ma…
In atto c'è uno sciopera senza clamore: mentre tutti si sgolano nel magnificare “l'economia della conoscenza” il taglio dei fondi a chi per quella conoscenza lavora tutti i giorni non fa altro che alimentare quella fuga di cervelli che a parole si dichiara di voler arrestare.
Se il decurtamento di oggi è frutto di una miopia senza pari, chiediamo che il governo si assuma quel che gli compete ossia di “governare” e di individuare nella ricerca la priorità del paese, dotandola di risorse adeguate.
Con il ministro Mussi ci aspettiamo che il chiarimento auspicato intervenga il più presto e seguano fatti concreti.
'Tagliare i fondi della ricerca significa alzare bandiera bianca e dichiarare la sconfitta'. E' questo il commento di Ignazio Marino, presidente della Commissione Sanita' del Senato. 'Condivido al cento per cento le preoccupazioni del Ministro. Mi auguro che alla fine si ponga rimedio e che i finanziamenti tagliati vengano ripristinati. Siamo un paese che non guarda al futuro. Guardare al futuro significa infatti investire sull'innovazione, sulla ricerca e sulle nuove scoperte. Senza tutto questo come faremo a diventare un paese competitivo, all'avanguardia? Sono molto preoccupato e amareggiato e mi sembra che per ogni passo avanti, se ne facciano subito due indietro'.
Anche la Conferenza dei Rettori (Crui) si unisce al grido di allarme. La Crui esprime “vivo sconcerto e profonda preoccupazione per un provvedimento che, qualora non fosse corretto, provocherebbe danni di considerevole portata”.
Il taglio sta scritto nero su bianco, sottolineano i rettori, nel testo dei maxiemendamenti alla Finanziaria 2008. In modo particolare, all'articolo 3, comma 150, viene previsto “un taglio lineare che colpisce per non meno di 90 milioni di euro il mondo della Ricerca e dell'Universita' con pesanti conseguenze sulla programmazione finanziaria del prossimo anno”.(Staminali.it)