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Troppi nemici in casa per Veltroni

Le dichiarazioni di Prodi, e l’intervista di Soro, devono far scattare l’allarme rosso nel loft veltroniano. Sono in tanti, forse troppi, i nemici che si stanno mettendo di traverso al progetto politico di Veltroni. Quando si ripete che a questo governo non c’è alternativa che non siano le elezioni, non si feriscono soltanto le prerogative del Capo dello Stato, ma si lancia una minaccia pesante a Veltroni: attento, gli dicono Prodi e Soro, che se trovi la maggioranza al Senato non è detto che ci sia anche alla Camera.
E’ una minaccia neanche troppo velata di spaccare il Pd, architrave di questa o di qualsiasi altra maggioranza in Parlamento. Prodi usa l’arma del ricatto politico, che gli è congeniale come tutti sanno, per preservare il suo governo. Spiegargli che è di ostacolo alle riforme necessarie al Paese è una fatica sprecata: a Prodi, come dimostra l’Italia “infelice e triste” non gliene importa un fico secco degli italiani. Altrimenti non li avrebbe fatti diventare “infelici e tristi” come li ha visti il Nyt. E pensare che Prodi in campagna elettorale aveva assicurato di volere “un Paese più felice”. Meno male che non aveva annunciato sacrifici!

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