Caricature, osservazioni sui tic, vizi e virtù di personaggi pubblici. Duecento parole per dare un’idea.
Uomo uscito da un quadro dell’ottocento. Per modi e garbo, antitesi del manifestante. La caratteristica peculiare è la grande passione con cui risponde alle domande dei giornalisti tra una selva, un pantano di “erre” mosce e frasi incidentali. Passione ed esposizione “offerta” su tutte e due i palmi delle mani aperte a piatti. (leggere con la erre moscia o rotante senza punteggiatura. D’un fiato).
D. Presidente, cosa pensa che debba fare un disoccupato o un precario che non riesce ad arrivare alla fine del mese?
R. Ebbene questa persona deve, poi in verità si tratta di milioni di persone tra trentatremilatrecentotrentatrè preoccupazioni tira la carretta e stringe la dentiera mordendo il morso per riuscire ad ottemperare agli oneri senza contare e per non parlare della precarietà che sconforta e relega alla depressione perché egli arranca rovinato nell’umore e nel profondo si arrende mentre il futuro nero promette drammi e rinunce arrangiandosi arrabattandosi per far quadrare l’euro guardi che il diritto al lavoro ha percorso a ritroso nell’ultimo trentennio rinunciando ai progressi ed alle lotte ripercorrendo una strada già travagliata per l’importanza dell’argomento ecco le forti critiche provenienti dalla sinistra radicale ed estremista ragionevolmente rilette rappresentano il progetto prossimo di un governo responsabile pur sempre nel confronto diretto con le parti interessate, impiccarsi.